Bon de chauffage verso l'addio

 

Il reddito di cittadinanza citato tra le misure che potrebbero sostituirlo indirettamente

 

ComignoloAOSTA. Il contributo per le spese di riscaldamento domestico erogato negli anni scorsi dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, il cosiddetto bon de chauffage, sembra davvero essere prossimo all'addio. Nel bilancio di previsione regionale i fondi di copertura sono estremamente limitati, circa mezzo milione di euro, e l'emendamento per aumentare la disponibilità a 3 milioni l'anno (presentato da Mouv' e Lega al loro stesso bilancio subito dopo la sfiducia) è stato bocciato ieri in II Commissione.

«La cancellazione di questa misura, che ogni anno sostiene una spesa fondamentale per i cittadini valdostani quale quella del riscaldamento, è un evidente segnale di come, alla vecchia politica, poco importi del destino delle famiglie in difficoltà», hanno commentato i due gruppi di minoranza.

Che non fosse più tempo di bon che chauffage era già chiaro, anche se nessuno lo ha mai detto direttamente. In occasione della presentazione del "suo" bilancio, l'ex assessore leghista Stefano Aggravi ha riferito che il contributo sarebbe stato probabilmente sostituito in forma indiretta da altri tipi di sussidi per le famiglie in difficoltà economica (uno degli esempi citati è il reddito di cittadinanza) e lo stesso ha ripetuto ieri il suo successore, Renzo Testolin.

L'esponente unionista ha parlato di un «condivisibile temporeggiamento» in attesa di una norma nazionale sul sostegno alle fasce di reddito più basse. Anche Testolin ha citato appunto il reddito di cittadinanza.

E.G.

 

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