AOSTA. Volti tesi in consiglio regionale per le notizie sull'operazione dei carabinieri contro le infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle d'Aosta. Il blitz è scattato nella notte, ore prima dell'inizio della seduta in calendario oggi e domani, ed è stato chiaramente l'argomento sulla bocca di tutti questa mattina, anche se in pochi hanno voluto rilasciare dichiarazioni agli organi di stampa.
La preoccupazione è tanta perché, pur trattandosi di un'inchiesta ancora alle prime fasi, già si configura come l'ennesimo scandalo che sconvolge la politica valdostana e che imbarazza soprattutto la maggioranza. Si parla infatti del coinvolgimento diretto di esponenti politici anche di spicco i cui nomi vengono associati ad un'attività criminale come il traffico internazionale di droga ed alla nota famiglia Nirta-Scalzone di San Luca (RC).
I gruppi di opposizione (Lega, Mouv', M5s, Rc-Ac e Adu) parlano già di «sgomento», «preoccupazione» e «indignazione per la situazione che si è venuta a creare». «Alla luce di questo episodio - commentano i consiglieri - è evidente la necessità di operare un profondo e radicale cambio di mentalità, che possa spingere le istituzioni a reagire, per prevenire e contrastare efficacemente ogni tipo di infiltrazione e per fare in modo che la politica possa operare le sue scelte in maniera libera, esclusivamente sulla base delle proposte e dei programmi, e non sugli interessi criminali».
redazione