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Nuovo flop elettorale M5s, Nasso: "in Umbria incomprensibile alleanza col PD"

Nuovo flop elettorale M5s, Nasso: "in Umbria incomprensibile l'alleanza con il PD"AOSTA. La sconfitta dell'alleanza giallo-rossa tra Movimento 5 stelle e Partito Democratico alle elezioni in Umbria è una notizia che fa rumore tanto quanto l'exploit di Lega e Fratelli d'Italia.

Secondo Manuela Nasso, consigliera regionale del gruppo pentastellato, il tonfo del suo movimento non è del tutto inaspettato. Analizzando i risultati del voto Nasso spiega: «È stato il Movimento 5 stelle a svelare piccoli e grandi fatti di corruzione che coinvolgevano alcuni membri del PD in Regione al punto tale che il governatore dell'Umbria si era dovuto dimettere e il PD era commissariato. E poi cosa abbiamo fatto? Ci siamo alleati con il PD». Una scelta che la consigliera regionale reputa «infelice».

Quella umbra però non è la prima tornata elettorale che vede il M5s subire un'emorragia di voti. Il Movimento deve ancora capire come recuperare gli elettori e secondo la consigliera regionale «bisognerebbe ritornare allo spirito iniziale del movimento: non farsi soggiogare dal potere e riscoprire il valore dell'affermazione "uno vale uno" e non inventarsi alchimie, tipo mandato zero, per giustificare scelte che risultano ostiche e inaccettabili per buona parte del nostro elettorato. Sono sicura - aggiunge - che se in Umbria ci fossimo presentati da soli non avremmo certo vinto, ma probabilmente ora staremmo ragionando su percentuali del 10-12% e non del 7%. Ogni territorio parla storie diverse e noi dobbiamo relazionarci con esse. Ci sono molte amministrazioni locali in cui il PD ha dimostrato di saper lavorare bene - prosegue - ma è stato incomprensibile imporre l'alleanza in Umbria con un PD che noi stessi abbiamo contribuito a indicare come cattiva amministrazione».

Con la piattaforma Rousseau il Movimento ha preso decisioni importanti e vitali, ma quel sistema può aver ridotto la trasparenza e reso più difficile il rapporto con le persone fisiche, reali. Secondo Nasso non è così: «La piattaforma Rousseau ha dimostrato di essere uno strumento quasi sempre utile - risponde Manuela Nasso -. So che molti nostri elettori non si sono iscritti ma questo non significa che ci siamo staccati dalla realtà. Lo dimostra il fatto che in quasi tuta Italia i nostri meetup sono attivi e ogni sera in molti Comuni si tengono incontri di più di 100 persone». E in Valle d'Aosta? «siamo tanti».

 

 

 

Marco Camilli

 

 

 

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