AOSTA. È un attacco politico quasi a 360° quello sferrato da Rete Civica con un comunicato stampa di analisi delle difficoltà del Consiglio regionale nel completare la discussione degli ordini del giorno con la conseguente necessità, ormai diventata prassi, di rinviare da una seduta all'altra l'esame di numerosi argomenti.
"Il Consiglio regionale è da mesi ingolfato da centinaia di atti depositati da LegaMouv-Adu - accusa Rete Civica -. Complice un regolamento ormai vecchio, il principale organo democratico della nostra regione è bloccato da richieste di discussioni su qualsiasi argomento, da fiumi di parole, da risoluzioni a raffica presentate praticamente su ogni proposta di legge o atto amministrativo che arriva all'esame del Consiglio, da frequenti e lunghe richieste di interruzioni dei lavori per consultazioni e confronti interni".
Il movimento politico ne ha anche per i movimenti autonomisti che supportano la Giunta Fosson. "Alla esasperante lentezza dei lavori - si legge infatti nel comunicato - contribuisce anche la compagine dei 17 che non sempre arriva in Consiglio con una chiarezza di idee sugli orientamenti da assumere".
Rete Civica prosegue la sua analisi spiegando che "nel caso della maggioranza si tratta di insufficiente programmazione preventiva" mentre nel caso di "LegaMouv" (che nel comunicato di RC è scritto non a caso senza spazi) e per ex colleghi di Adu "si tratta di una precisa strategia per bloccare il Consiglio regionale, per dire che siamo allo sbando, che non si fa nulla e che bisogna sciogliere il Consiglio per andare al voto".
In particolare su Adu - Ambiente Diritti Uguaglianza, Rete Civica scrive di un "inquietante asse che si è creato fra LegaMouv e Adu" accomunati solo "da un grande impegno per contrastare una riforma istituzionale che dà agli elettori valdostani il potere di scegliere una maggioranza, un presidente ed un programma per una intera legislatura. Se passasse la riforma, niente più ribaltoni, niente più giochini, niente più compromessi e teatrini inutili. Inoltre hanno un nemico comune: Rete Civica, il bersaglio preferito dei loro interventi.
Gli unici a salvarsi dal punto di vista di RC sono i consiglieri del Movimento 5 stelle. "Qualcuno potrà osservare che queste sono le regole del gioco, che l'opposizione non può che fare blocco. Ed invece non è così. E la dimostrazione migliore viene dal gruppo regionale dei 5 Stelle che vota nel merito dei provvedimenti, che non si è aggregato all'asse LegaMouv-Adu, che ha una sua autonomia di giudizio e comportamento. C'è chi fa una opposizione strumentale e indiscriminata e chi fa una opposizione seria e mirata", conclude Rete Civica.
Clara Rossi