Sondaggio elettorale di Aostaoggi.it: i risultati

ElezioniAOSTA. I sondaggi sono strumenti utili per farsi un'idea di una determinata situazione, ma i loro risultati sono da interpretare con le dovute precauzioni. Ciò vale chiaramente per la rilevazione online che Aostaoggi.it ha attivato a cavallo della fine dell'anno: un sondaggio del tutto ufficioso i cui risultati vanno dunque presi con le "pinze".

I nostri lettori hanno comunque risposto in gran numero alla nostra domanda: se la Valle d'Aosta andasse oggi alle urne, quale partito o movimento votereste? In 574 hanno espresso il loro voto attraverso un sistema piuttosto affidabile che impediva alla stessa persona di votare più volte. Ne è emerso uno scenario che conferma alcune previsioni degli "addetti ai lavori", ma che offre anche delle sorprese. 

Un dato spicca su tutti: sommando chi ha indicato scheda bianca a chi ha indicato il non voto si arriva al 9,46%, la seconda percentuale più alta.

Ecco tutti i risultati (con percentuali arrotondate):
Lega: 37,6% (216 voti)
Adu: 9,7% (56 voti)
Forza Italia: 8,5% (49 voti)
M5s: 7,1% (41 voti)
Union Valdotaine: 5,4% (31 voti)
Partito Democratico: 5% (29 voti)
Vda Libra: 5% (29 voti)
Rete Civica: 4,7% (27 voti)
Fratelli d'Italia: 1,9 % (11 voti)
Mouv: 1 % (7 voti)
UVP: 1% (7 voti)
Stella Alpina: 1% (6 voti)
Italia Viva: 1% (6 voti)
Alpe : 1% (5 voti)
PNV : 0 voti
SCHEDA BIANCA: 3,83% (22 voti)
NON VOTO: 5,57% (32 voti)

Nel nostro sondaggio on line dunque è la Lega VdA a riscuotere il maggior numero di voti. «Non posso che ritenermi soddisfatto del risultato, che è in linea con il risultato delle elezioni europee», commenta il capogruppo in Consiglio regionale Andrea Manfrin, indicando il risultato come un premio alla «nostra coerenza. Noi non ci fidiamo però molto dei sondaggi, per noi l'unico indicatore che conta sono le piazze e le sale che riempiamo ad ogni nostra manifestazione».

In molti chiedono il voto anticipato, ma ancora nessuno si è fatto realmente avanti. Come mai? «Non è così. L'opposizione tutta si è schierata per le elezioni anticipate. Ultimamente anche l'UV si è espressa a favore come movimento, solo che ha messo come pregiudiziale l'approvazione del bilancio. Cercheremo di trovare un punto di incontro con la maggioranza e le altre opposizioni per arrivare all'approvazione del bilancio per poi sciogliere questo Consiglio regionale e andare a elezioni anticipate».

A sorpresa ADU - Ambiente Diritti Uguaglianza è secondo per numero di voti. «Il virtuale e i social non corrispondono esattamente al mondo reale, ma si tratta comunque di un segnale che conferma l'interesse dei valdostani, almeno di quelli che seguono di più la politica, per il lavoro di ADU VdA», commenta la consigliera Daria Pulz. «Ce ne rallegriamo nel profondo e ci sentiamo incoraggiati a proseguire con rinnovato impegno, augurandoci che sia il segnale di un cambiamento veramente in corso».

Ha premiato di più la sua politica o l'essere rimasta sola all'opposizione quando i suoi ex compagni di Rete Civica hanno appoggiato il governo Fosson?
«Il sistema unionista sta crollando per le sue enormi responsabilità, spianando la strada a una falsa alternativa, il sovranismo leghista. Noi diciamo a tutti: "Occhio, un sistema corrotto non si può sostituire con un sistema terribilmente contraddittorio e barbarico". Bisogna ripartire dalle idee, dall'ambiente, dall'uguaglianza, dai diritti. La Valle d'Aosta merita un'alternativa di questo tipo. Gli elettori, quelli sinceramente democratici, antifascisti, antirazzisti lo stanno capendo. Il limite degli altri approcci è quello di essere eccessivamente apolitici o ambigui. Il cosiddetto civismo, ad esempio, nasconde una visione politica che, in nome della supposta concretezza, porta a essere politicamente disponibili a fare alleanze incomprensibili e pericolose. Questa ambiguità ha condotto i nostri ex a sostenere il blocco autonomista proprio nel momento in cui iniziavano a emergere le cose peggiori sul suo conto. Ci vuole, invece, una visione politica chiara e lungimirante, nell'ambito della quale non è pensabile un'alleanza né con i corrotti né con chi fa della disumanità la sua bandiera politica. Adu VdA lo dice con coerenza da tempo e la coerenza premia sempre. Il mio lavoro in Consiglio, con il contributo fondamentale degli altri candidati e degli iscritti e simpatizzanti, ha testimoniato che si può fare una politica pulita alternativa sia alla lega che all'UV. Non è facile, ma è possibile e soprattutto necessario e urgente». 

ADU presenterà liste proprie alle elezioni comunali e alle regionali oppure confluirà in partiti o movimenti con cui condivide la linea politica?
«Noto molto spesso una differenza di fondo rispetto a tanti altri colleghi consiglieri: vivo il mio mandato in Consiglio regionale come una possibilità di rappresentanza dei cittadini, ma anche del mio movimento, di ADU VdA. Le scelte sono e saranno, quindi, sempre discusse insieme e comuni. ADU sarà presente con una propria lista sia in Regione che nel comune di Aosta. Negli altri comuni, i nostri iscritti e simpatizzanti cercheranno di fornire, come stanno già facendo, un contributo attivo alla buona amministrazione, nel rispetto del nostro programma generale e dei nostri principi di uguaglianza, tutela dell'ambiente e promozione dei diritti di tutte e tutti».

Forza Italia, partito che oggi non è presente in Consiglio regionale, è terzo per numero di voti nel sondaggio di Aostaoggi.it. Alla neo coordinatrice Emily Rini chiediamo: è stata la sua figura a fare la differenza? «Non credo - risponde -. A suscitare interesse e creare subbuglio è la volontà di far tornare un partito moderato e liberale che si colloca nell'area del centro-destra al centro dell'azione politica valdostana. FI merita di avere un posto di riguardo perché rappresenta persone moderate che non si riconoscono in altri movimenti».

FI come si colloca in questo quadro politico? «Forza Italia ha in Valle d'Aosta il valore aggiunto del Front Valdôtain che rappresenta un fondo di pensiero autonomista, anzi più che autonomista direi regionalista. Inoltre ha collegamenti nazionali ed europei. Crediamo che isolarsi non sia una carta vincente, soprattutto per il futuro. Noi ci poniamo come forza moderata che ha voglia di costruire».

Ce la farà questo Consiglio regionale ad approvare il bilancio? «Noi ci siamo per portare il nostro apporto e stiamo lavorando ad alcuni emendamenti. Speriamo che le forze politiche abbiano voglia di sedersi in modo responsabile attorno al tavolo per arrivare ad una condivisione. Il nostro voto non mancherà, ma vogliamo condivisione».

Poi elezioni? «Oggi la situazione è di totale instabilità. Se non ci sono alternative condivise, le elezioni sono l'unica soluzione».

 

 

 

Marco Camilli

 

 

 

 

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075