Scontro a tre sul collegamento intervallivo tra Cervinia e Monterosa

Cime BiancheAOSTA. Il progetto del collegamento tra i comprensori sciistici di Cervinia e Monterosa "farebbe inorridire Greta e i ragazzi del Friday For Future": così la consigliera regionale Daria Pulz (ADU VdA) dopo la riunione della II Commissione consiliare sul bilancio e sul Defr.

"Questa ennesima grande opera viene persino definita "una risposta attiva ai cambiamenti climatici". È questa, invece - prosegue Pulz -, una zona ad alto rischio valanghe che verrebbe devastata unicamente per ospitare i piloni della funivia e non per la fruizione sciistica. Un progetto imponente e inutile". Gli assessori Bertschy e Chatrian sono "degli ultrà del folle progetto"

"Contro questa banalizzazione e devastazione della montagna si sono scagliati Stefano Unterthiner, Paolo Cognetti, il WWF, Legambiente, il CAI e molte altre associazioni e comitati", evidenzia Pulz che accusa anche i suoi ex colleghi di movimento di tradire gli impegni elettorali e "di tirare a campare, rinviando questa scomoda decisione all'ennesimo studio di fattibilità, con nuovo spreco di denaro pubblico (l'ultimo studio è costato circa 250 mila euro)".

"Il vallone delle Cime Bianche è peraltro una zona di protezione speciale (ZPS) tutelata dalla normativa europea" e "le grandi opere vanno contrastate subito, una volta avviate proseguono infatti per inerzia".

La replica degli assessori Chatrian e Bertschy
Quella di ADU è una posizione "quanto meno singolare", rispondono gli assessori all'ambiente Chatrian e ai trasporti Bertschy. "Il Governo regionale - dichiarano - si sta muovendo in sinergia nei settori del turismo, dello sport, della scuola dell’ambiente e dei trasporti, e i risultati stanno arrivando. Forse è questo che spiace a ADU. Non siamo dei novelli ‘barbari’ - aggiungono - e soprattutto non accettiamo processi a priori da novelle ‘Greta Thunberg’".

"La questione del vallone delle Cime Bianche è in fase di studio - aggiungono - e il percorso tecnico e amministrativo sarà trasparente. Rassicuriamo fin d’ora i paladini dell’ambiente: crediamo nel metodo delle decisioni condivise con la comunità, crediamo nell'ascolto e nel rispetto di tutte le posizioni e riconosciamo ‘agli enti e ai servizi’ che dovranno valutare il progetto la competenza e l’autonomia per assumere le migliori decisioni".

L'emendamento di Rete Civica
"La posizione di RC, come è noto anche ai più distratti, è di netta contrarietà al progetto ma non si sottrae, per questo, al confronto", dice Rete Civica in risposta alle accuse mosse dalla consigliera Pulz. "La valutazione della realizzabilità dell'opera, in termini di sostenibilità ambientale, urbanistica, economica e finanziaria deve precedere ogni decisione circa la sua realizzazione. Un approfondimento che deve avvenire attraverso un confronto non solo con le società che gestiscono gli impianti a fune e con i Comuni, ma anche con gli altri portatori di interesse come il comitato di cittadini a tutela della Vallone Cime Bianche", aggiunge.

L'emendamento presentato da RC sul progetto "è un atto concreto per affrontare in modo corretto la tematica. Spiace leggere, come al solito, pretestuose illazioni su questo tema da parte di ADU, che continua a porsi, rispetto alla realtà, con un velleitario ed inconcludente atteggiamento di mera contrapposizione strumentale".

 

 

redazione

 

 

 

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