Giorno del Ricordo, Aiello contro Pulz: "isteriche farneticazioni"

 

Dalla consigliera regionale "tesi giustificazioniste"


cippoAOSTA. "Ancora una volta Daria Pulz non ha perso un'occasione per travestirsi da maestrina del pensiero. Comprendo la vicinanza con il carnevale, ma mi permetto di sconsigliarle il vestito da commissario politico sovietico per festeggiare: la sua non è nemmeno una posizione provocatoria, ma solo vergognosa". Così Lorenzo Aiello, consigliere del Comune di Aosta di Casapound, risponde in una nota alle affermazioni della consigliera regionale di ADU sul cippo commemorativo per le vittime delle foibe posato ad Aosta.

"Non contenta di rappresentare lo schieramento politico che per più di 50 anni ha fatto sì che questa vicenda venisse letteralmente e totalmente rimossa dai libri di scuola - attacca Aiello -, oggi ci propina e si impegna a divulgare tesi nella migliore delle ipotesi giustificazioniste, quando non proprio negazioniste".

"Quello che maggiormente preoccupa - aggiunge l'esponente di Casapound - è che presto la consigliera Daria Pulz potrebbe tornare a occupare una cattedra, luogo privilegiato per avvelenare le teste di ragazzi, che a scuola dovrebbero andare per imparare e non per farsi deformare dalle storture ideologiche, falsificatrici fino all’oscenità, dei propri insegnanti".

Il Giorno del Ricordo "è istituito per legge dello Stato ed ha lo scopo di rendere giustizia a più di 10.000 vittime e circa 350.000 esuli, ai quali i suoi maestri hanno negato, prima ancora che la dignità, qualsiasi umanità, arrivando a versare sui binari le razioni di latte destinate ai bambini delle famiglie dalmate e istriane. E’ di questo che stiamo parlando - conclude Aiello - e che ricordano dolorosamente tutti coloro dotati di un’anima, qualsivoglia sia il loro orientamento politico, non di isteriche farneticazioni che, non si trattasse appunto di etnocidio e di un’insegnante di storia, già direttrice di un istituto finanziato con fondi pubblici, susciterebbero un sorriso di compassionevole pietà".

 

 

 

redazione

 

 

 

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