Secondo i portavoce Glarey e Cheillon la politica 'non ha fatto nulla tranne elargire rassicurazioni farlocche'
AOSTA. I comitati e le associazioni ambientaliste sono "l'ultima speranza" contro "progetti che non solo non portano vantaggi al bene comune, ma al contrario, lo calpestano ogni giorno di più". Lo affermano i portavoce di ADU, Jeanne Cheillon ed Alexandre Glarey, commentando le ultime inchieste su un traffico di rifiuti illecito a Champdepraz che vede indagate cinque persone.
"A difendere il territorio della Bassa Valle - affermano - resistono gli attivisti dell'associazione La Valle non è una discarica, da mesi in prima linea nella battaglia contro una discarica che rischia di mettere in ginocchio un'area già depressa e che meriterebbe invece di essere riqualificata e valorizzata".
Al contrario, proseguono i due portavoce, "la miopia e la cattiva gestione del territorio di una certa classe politica, che non ha fatto nulla in questi anni tranne elargire rassicurazioni farlocche, aggiunta alle attività di impresari senza scrupoli, è stata bistrattata una zona che dovrebbe vantare l'ingresso del meraviglioso Parco naturale regionale del Mont Avic ed essere il nostro biglietto da visita per i turisti accolti in Valle d'Aosta".
Aggiungono i portavoce: "su una cosa noi di ADU VdA ci avevamo visto giusto: gli eventi travagliati riguardo alla discarica di Pompiod, ad Aymavilles, avrebbero sicuramente condotto gli inquirenti fino in Bassa Valle e, ne siamo convinti, non hanno ancora terminato di sorprenderci".
E.G.