Valle d'Aosta area rossa, Lavevaz: potevamo aspettarcelo. Ma è polemica sui dati

La Giunta è al lavoro per adattare il Dpcm alla situazione valdostana. Ordinanza attesa oggi

 

Erik LavevazAOSTA. Il governo valdostano è al lavoro per apportare dei correttivi alle restrizioni imposte dal Dpcm sull'emergenza Covid per le zone rosse come la Valle d'Aosta e adattare le imposizioni al territorio regionale.

"Abbiamo fatto delle prime riflessioni per "calare" il Dpcm al nostro territorio che ha una connotazione molto diversa da una realtà cittadina o metropolitana. Vorrei firmare l'ordinanza oggi in modo che sia operativa entro domani", giorno in cui entreranno in vigore le disposizioni del Dpcm, ha spiegato questa mattina in Consiglio Valle il presidente Erik Lavevaz riferendo su quanto accaduto ieri sera.

L'avvocatura regionale è stata già attivata per "fare dei ragionamenti su possibili interpretazioni del Dpcm. Interventi ampliativi non sono fattibili - ha chiarito il presidente della Regione -, ma lavoreremo in queste ore per applicare correttamente sul territorio le norme del Dpcm".

L'attenzione è rivolta alla didattica a distanza soprattutto per gli istituti professionali che necessitano di svolgere attività in presenza e anche ai servizi di ristorazione e pernottamento nelle vallate laterali per i lavoratori che si mantengono attivi i servizi e si occupano delle aperture degli impianti. Lavevaz inoltre vorrebbe "aggiustare" le limitazioni per le attività sportive e motorie che "nelle realtà di montagna non hanno molto senso. Passeggiando sui sentieri l'unico rischio è quello di incontrare un camoscio o una marmotta". Domenica in più ci saranno le elezioni comunali a Courmayeur che "devono essere preservate con tutte le garanzie di gestione sicura delle operazioni di voto".

Il giallo dei dati utilizzati per calcolare le aree di rischio

Il dibattito iniziato questa mattina in Consiglio regionale si sta concentrando principalmente sulla questione dei dati trasmessi a Roma che hanno determinato la classificazione "rossa" della Valle d'Aosta al contrario di altre realtà (Alto Adige e Campania per esempio) che, pur sembrando in una situazione simile a quella valdostana, sono invece inserite nella zona gialla a minor rischio o arancione a rischio medio. 

Intervenendo in Consiglio regionale, il presidente della Giunta regionale ha spiegato di essere stato informato dal ministro della Salute che la Valle d'Aosta era stata classificata zona rossa "poco prima che il presidente Conte parlasse in conferenza stampa".

Lavevaz, insieme agli altri governatori, ha chiesto al governo maggiore chiarezza sui dati e sui metodi di calcolo dell'indice di rischio. "Avevamo chiesto - ha spiegato Erik Lavevaz - in modo molto chiaro già lunedì di avere i dati e i foglio di calcolo usati dal Cts. Lo abbiamo ribadito ancora ieri nelle interlocuzioni che abbiamo avuto con il governo per conoscere il perché attualmente siamo in zona rossa, anche per chiarezza nei confronti dei cittadini".

Il presidente della Regione ha comunque aggiunto che la classificazione di "zona rossa" non era inaspettata. Il Comitato tecnico scientifico utilizza l'indice Rt e altri 21 parametri "poco statistici, elementi che fotografano la situazione della territorio regionale e tengono conto ad esempio della situazione del carico ospedaliero, delle terapie intensive, del tracciamento dei contatti. Su questi dati - ha ammesso Lavevaz - effettivamente la situazione in Valle d'Aosta è complicata, lo sappiamo. Nella sostanza, il fatto che siamo stati classificati nella zona rossa potevamo aspettarcelo. Sapevamo di essere abbastanza sul limite degli scenari di rischio".

Questa classificazione durerà 14 giorni, poi sarà rivalutata. "Dobbiamo impegnarci in questi 14 giorni - ha detto Lavevaz - a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per cercare di migliorare anzitutto la situazione sanitaria ed essere ricollocati in scenari di rischio meno stringenti per l'economia. Questo va fatto attraverso le buone pratiche che tutti conosciamo".

Ristori economici

C'è apprensione nel mondo economico, ha riconosciuto il presidente della Regione Lavevaz. "Tutte le Regioni hanno chiesto certezze sui ristori, sulla tempistica e sull'entità". Il decreto Ristori bis annunciato da Conte dovrebbe arrivare in settimana. "Essendo classificata in zona rossa, la nostra regione si aspetta contromisure di tipo economico commisurate alle restrizioni".

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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