Su Cime Bianche il governo regionale rimane diviso

Sul collegamento intervallivo autonomisti e progressisti sono su posizioni diverse. E la Lega avverte: il nostro sostegno non è scontato

 

Cime BiancheAOSTA. Il governo regionale rimane diviso sul progetto del collegamento intervallivo tra Cervinia e Monte Rosa, un punto inserito nel programma di governo di questa sedicesima legislatura. Le due anime della maggioranza, autonomisti e progressisti, mantengono la loro visione opposta sull'intervento che ricade in una zona di protezione ambientale, osteggiato dagli ambientalisti e ben accolto dagli operatori economici delle vallate di Cervinia e del Monte Rosa.

Le due diverse visioni sono state ben rappresentate dagli interventi dall'assessore competente per gli impianti a fune Luigi Bertschy, di Alliance Valdôtaine, e dalla collega ai trasporti Chiara Minelli, del Progetto Civico Progressista. L'occasione è stata una interpellanza della Lega discussa ieri in Consiglio regionale sul ruolo che avrà l'assemblea valdostana nelle decisioni riferite al progetto di cui si sta occupando Monterosa Ski per gli aspetti più prettamente tecnici.

Bertschy: Cime Bianche è un collegamento strategico

"È evidente ormai a tutti che da qui a 10/20 anni si scierà soltanto a certe quote - ha detto l'assessore Bertschy -. Il collegamento tra Cervinia e Monte Rosa ha un carattere strategico generale, al di là delle valutazioni di tipo ambientale di ognuno di noi sotto il profilo politico". E ancora: "Il Consiglio regionale avrà un ruolo fondamentale non tanto sugli aspetti più tecnici quanto sull'aspetto generale, ambientale, finanziario, amministrativo e quello legislativo. Questa opera, questo investimento, se si farà avrà bisogno di approvazioni, di risorse, di piani di finanziamento".

L'assessore di Alliance ha ricordato inoltre che "in più occasioni si sono delineate in Consiglio regionale posizioni diverse, ma sempre a maggioranza favorevoli al collegamento. Questo è un dato politico da rilevare". In sostanza, ha evidenziato Bertschy, nonostante l'opposizione dei progressisti, i numeri in aula per andare avanti ci sono grazie ai voti delle opposizioni che hanno già detto in passato di appoggiare il progetto.

Minelli: opera è in contrasto con Prg e Ptp

Subito dopo in aula è intervenuta l'assessore Minelli "a completezza della relazione del collega" Bertschy per segnalare che il Consiglio regionale dovrà dire la sua non solo sugli aspetti finanziari, bensì anche su urbanistica e tutela ambientale. "L'opera è in contrasto con il Piano regolatore di Ayas e con il Piano territoriale paesistico - ha evidenziato l'assessore -. Inoltre il vallone di Cime Bianche è all'interno di una zona di specifico interesse naturalistico dove sono permessi soltanto interventi di riqualificazione". Il sito fa anche parte della rete protetta Natura 2000 quindi "bisogna avere il parere favorevole della Commissione europea" per intervenire.

Ancora l'assessore del PCP: "i valori ambientali non sono solo un bene da salvaguardare, ma anche una risorsa esenziale per l'economia turistica".

Il sostegno dell'opposizione non è assicurato

Nella replica, il consigliere della Lega Stefano Aggravi si è augurato "che ci sia coerenza nella rappresentazione degli schieramenti" politici. "La mia posizione è molto simile a quella dell'assessore Bertschy", ha detto l'esponente leghista, ma "non è detto che il soccorso verde o blu ci sia" al momento di prendere delle decisioni in aula. "Il governo deve assumersi le sue responsabilità. Non l'abbiamo sottoscritto noi quel programma di governo".

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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