Giorno della Memoria, il Consiglio Valle approva all'unanimità una risoluzione

Votata da tutta l'aula, ma la Lega critica i riferimenti al sovranismo. Lavevaz: odio e violenza non hanno colore

 

Consiglio regionaleAOSTA. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato una mozione che impegna le istituzioni valdostane a farsi portavoce della necessità di restare vigili sui segnali in atto di revisionismo e negazionismo della Shoah, nonché attenti ai valori democratici contro ogni forma di violenza e di persecuzione.

Il testo è stato depositato in occasione del Giorno della Memoria da cinque gruppi (Progetto Civico Progressista, Alliance Valdôtaine - Stella Alpina, Union Valdôtaine, Vallée d'Aoste Unie e Pour l'Autonomie) e approvata all'unanimità.

"Vogliamo impegnare quest'Aula a non abbassare la guardia", ha sottolineato nell'illustrazione la capogruppo dei progressisti, Erika Guichardaz. "Ancora oggi ci sono rigurgiti di antisemitismo e correnti di negazionismo dei drammi della Shoah, da combattere nel nome dei valori democratici e della verità storica. Vogliamo ricordare 17 milioni di morti tra ebrei, prigionieri di guerra, oppositori, omosessuali, zingari e gruppi religiosi".

Il testo è stato votato anche Lega VdA, che però non ha apprezzato il collegamento col sovranismo. "Citare il sovranismo in relazione alla Shoah è sbagliato poiché è la stessa Costituzione a dire che la sovranità appartiene al popolo", il commento del capogruppo Andrea Manfrin.

Tra i leghisti intervenuti, Luca Distort ha sottolineato che "una commemorazione non deve essere ritualismo ma serve per generare vigilanza in una società, basandosi sulla verità che ci insegna la filosofia della storia. La storia tende a ripetersi, ma con variabili che si inseriscono e cambiano gli scenari: uno studio recente sull'antisemitismo mostra quanto il fenomeno oggi sia di diretto appannaggio di ambienti della sinistra e di matrice islamista, anti Israele. Se vogliamo essere efficaci, nella celebrazione di oggi, dobbiamo rimanere vigilanti e avere una visione completa perché il pericolo espresso dall'antisemitismo è dietro l'angolo".

"Le istituzioni hanno il ruolo di trasmettere alle nuove generazioni l'importanza di non dimenticare", ha affermato il presidente della Regione Erik Lavevaz. "Gli estremismi di ieri e di oggi hanno un colore, ma il problema non è il colore: odio e violenza non hanno colore".

Il presidente della Giunta ha anche invitato a evitare le strumentalizzazioni: il Giorno della Memoria "evoca dolore e chiede rispetto".

 

 

Elena Giovinazzo

 

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