Il commento del movimento dopo il voto in Consiglio regionale sull'ampliamento del Parini che ha spaccato il gruppo dei progressisti
AOSTA. «A nemmeno un anno dalle elezioni, assistiamo al primo grande tradimento dei cittadini». Così Adu VdA commenta in una nota il voto favorevole di cinque consiglieri regionali del Progetto Civico Progressista per l'ampliamento dell'ospedale Parini di Aosta.
Il movimento, che con una parte del PCP ha condiviso il proprio passato politico, «riconosce e sostiene il coraggio e la coerenza delle consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli», le due esponenti dei progressisti che hanno votato per chiedere altri approfondimenti sul dossier ospedale. «Bertin, Padovani, Jean Pierre Guichardaz, Cretier e Malacrinò hanno, invece, dimostrato la loro subordinazione al peggiore autonomismo. Votando assieme a Baccega, Testolin, Rollandin, Restano, Marguerettaz è come se avessero avallato le sciagurate decisioni che hanno portato all'attuale collasso della sanità valdostana», accusa Adu.
«Vista la deriva - prosegue la nota -, ci permettiamo di ricordare ai consiglieri smemorati altri impegni come quello sull'aeroporto o la lotta alle mafie o la tutela del Vallone di Cime Bianche. Nemmeno il pericolo leghista pare giustificare questo salto mortale dei 5 consiglieri, dato che la Lega è nettamente contraria all'ipotesi di un ospedale rattoppato».
Intervenendo sulla questione ospedale, Adu aggiunge che il progetto «va integralmente rivisto, con costi aumentati e una serie di incognite ancora da definire, come la pandemia e i possibili nuovi ritrovamenti archeologici. La decisione del Consiglio non scioglie i veri nodi della vicenda, semmai ne dilata i tempi e aumenta la cancrena del sistema».
redazione
