Aosta, per la campagna elettorale 2020 budget tagliato di un terzo

Rinascimento VdA è la lista che ha speso di più per la propaganda elettorale, Potere al Popolo quella che speso di meno  (177 euro)

 

Municipio di Aosta

AOSTA. L'emergenza sanitaria scoppiata lo scorso anno ha avuto conseguenze pesanti anche sulle elezioni dello scorso settembre. Oltre alle difficoltà nel trovare i candidati, partiti e movimenti della Valle d'Aosta hanno dovuto fare i conti con la situazione economica generale e le limitazioni contro la diffusione del Covid-19. Come risultato le forze politiche hanno visto una drastica riduzione dei finanziamenti per la campagna elettorale 2020.

Per quanto riguarda il Comune di Aosta, lo scorso anno partiti e movimenti politici hanno potuto contare su di un budget ridotto di un terzo rispetto a cinque anni prima. Le dieci liste ammesse alle elezioni hanno infatti documentato finanziamenti per 58.272 euro, in gran parte (70,5%) fondi propri, contro gli 87.305 euro di cinque anni prima. Le somme sono servite principalmente per la produzione, la diffusione di materiali per la propaganda elettorale e solo in piccola parte (poco più di 3mila euro in tutto) per comizi e manifestazioni che nel 2020 sono state limitate dalle restrizioni contro il Covid-19.

La regolarità delle fonti di finanziamenti e dei rendiconti delle liste in corsa per il Municipio di Aosta sono stati analizzati dal Collegio di controllo sulle spese elettorali della sezione valdostana della Corte dei Conti. In linea generale non ci sono violazioni.

Le liste con il budget più alto sono quelle andate al turno di ballottaggio. Rinascimento VdA ha speso 18.577 euro e il Progetto Civico Progressista 11.439 euro, circa 3.700 dei quali provenienti dal PD, altri 3.700 da Rete Civica e mille euro da Area Democratica.

La coalizione Nuti-Borre che ha poi vinto le elezioni è la sola ad aver rendicontato le proprie spese (10.855 euro).

La lista Giorgia Meloni Fratelli d'Italia ha documentato uscite per 7.243 euro ed è l'unica ad aver ricevuto una tirata d'orecchio dalla Corte dei Conti per aver presentato un rendiconto non "pienamente regolare" a causa di alcune incongruenze non chiarite (senza comunque incorrere nelle sanzioni di legge).

La lista Lega Togni Sindaco ha investito nella competizione elettorale 6.427 euro, poco meno di Alliance Valdôtaine che ha speso 6.716 euro. Quest'ultima è la lista che, per quanto riguarda le fonti di finanziamento, ha potuto contare sul maggior contributo economico di candidati e associati: 4.070 euro in tutto, con Uvp e Alpe che hanno contribuito rispettivamente con 1.300 e 1.000 euro.

L'Union Valdôtaine ha speso 5.894 euro e Forza Italia - Berlusconi per Aosta 3.959,93 euro.

Infine le tre liste più parsimoniose: Autonomia e Libertà Sindaco Togni ha documentato spese per 1.244 euro (tutti a carico della Lega VdA per Salvini Premier), il Pci per 523 euro e Potere al Popolo per 177,75 Euro.

 


Elena Giovinazzo

 

 

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