Pour l'Autonomie: 'il governo regionale si assuma le sue responsabilità'

Di Marco e Carrel: 'rappresentanti del Governo regionale soffiano sull'incandescente clima di odio sociale'

 

La situazione attuale della Valle d'Aosta, fresca di ritorno in arancione, è frutto anche dalla «incapacità manifestata chiaramente dal Governo regionale di mettere in atto una qualsivoglia forma di progettazione lungimirante in grado di valutare i rischi ed elaborare strategie alternative per garantire la sicurezza sanitaria ed economica della nostra comunità». Lo affermano il presidente di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco, e il capogruppo in consiglio regionale, Marco Carrel.

«Due anni di emergenza pandemica - dicono i due esponenti politici - avrebbero dovuto insegnare che non ci sono certezze assolute e ogni proclama basato su pretese tali è destinato a scontrarsi con la realtà, ma pare che la lezione sia rimasta lettera morta per la nostra Giunta che si trova sempre a dover rincorrere, e troppo spesso a farsi travolgere, dagli eventi mentre invece sarebbe ben più saggio anticiparli o almeno saperli gestire».

Prosegue Di Marco: «La compattezza necessaria ad uscire da questa crisi non si ottiene con soluzioni divisive o "trattamenti speciali" di oscura memoria, bensì mantenendo ben saldi i valori di rispetto e condivisione che da sempre ci hanno caratterizzato come comunità».

«L'esperienza di oltre un anno di legislatura - aggiunge il capogruppo Carrel - ha evidentemente dimostrato che il modus operandi di questo Governo regionale relativamente all’emergenza pandemica, consiste nell'emanare ordinanze, senza coinvolgere ma anzi escludendo la minoranza dalla sua gestione».

Il passaggio in arancione «non ci stupisce quindi più di tanto, avendolo largamente previsto e temuto. Quel che stupisce - conclude Carrel - è invece il tentativo per altro maldestro e poco originale, di alcuni rappresentanti del Governo regionale di soffiare sul già incandescente clima di odio sociale individuando un capro espiatorio esterno come causa di tutti i mali, mentre per contro si sarebbe più auspicabilmente contribuito alla pacificazione degli animi dei valdostani stremati da due anni di pandemia facendo una dettagliata ed esaustiva autocritica, se non un vero mea culpa, ed assumendosi almeno una buona parte della responsabilità delle attuali difficoltà in cui versa la nostra Regione».

 

 

redazione

 

 

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