«Valdostani arrabbiati per la mancanza di rispetto verso l'esito delle elezioni»
Più di 3.300 firme raccolte in tre settimane: c'è soddisfazione da parte del Comitato per la riforma elettorale per il sostegno dei valdostani sulla proposta di referendum consultivo di modifica della legge di elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
Dopo la dichiarazione di inammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare, il Cre si è mobilitato per trovare le firme necessarie per supportare la richiesta di referendum consultivo con l'obiettivo di introdurre tra l'altro l'elezione diretta del presidente della Regione. In tutto di firme ne ha raccolte 3.363, un migliaio più del necessario.
Nel presentare i risultati della raccolta nei banchetti e nei municipi il Cre parla di «ottimo risultato» e di una domanda «diffusa e reale di cambiamento». A testimoniarlo è la «tensione da parte dei cittadini per la mancanza di rispetto verso l'esito delle elezioni» e la «rabbia per il tradimento dei simboli con cui si è stati eletti».
Le firme raccolte sono state depositate negli uffici dell'assemblea valdostana e dovranno ora essere validate. Una volta superato questo passaggio, se non saranno riscontrate irregolarità, «la palla passerà al Consiglio regionale che dovrà decidere se fare il referendum e quale quesito proporre agli elettori».
Secondo il comitato è possibile che «a settembre si vada a votare».
Intanto in Consiglio regionale è stata depositata una proposta di legge firmata FI che contiene alcuni punti in comune con la proposta di riforma del Cre.
redazione