Il costo sale a 71 milioni secondo le ultime stime. La riattivazione del collegamento ferroviario tra Aosta e l'alta Valle è sempre più in dubbio
Costi che lievitano, soluzioni tecniche difficili da trovare, volontà politica che si appanna: per la riattivazione della tratta ferroviaria Aosta - Pré-Saint-Didier i tempi si fanno sempre più duri. Dalle ultime valutazioni sulla situazione emergono notizie poco confortanti. Anche l'analisi tecnica aggiornata, consegnata in Regione il mese scorso, fornisce risposte che complicano il progetto.
Il presidente della Regione e assessore ai Trasporti, Erik Lavevaz, ne ha parlato in Consiglio regionale rispondendo a una interpellanza di Marco Carrel (Pour l'Autonomie).
Il primo punto è quello che Carrel ha definito il «deficit più importante per la ferrovia» e cioè il fatto che i binari si fermano a Pré-Saint-Didier e non collegano il principale centro turistico dell'alta Valle, Courmayeur. Esclusa evidentemente la possibilità di costruire ex-novo una ferrovia tra le due località, l'idea era di attivare un tram-treno tra Pré-Saint-Didier e Courmayeur sfruttando la Strada statale 26 per dare la possibilità ai turisti di raggiungere direttamente la località ai piedi del Monte Bianco. Dalle analisi però è emersa «l'incompatibilità dell'utilizzo del sedime stradale della Statale come spazio da utilizzare per il tram-treno, in particolare nel tratto tra Pré-Saint-Didier e Courmayeur e nella tratta di attraversamento di Courmayeur», ha spiegato Lavevaz. L'alternativa alla Statale è scavare nuove gallerie «con costi decisamente più elevati».
Proprio i costi rappresentano l'altro crescente ostacolo verso la riapertura. L'analisi di fattibilità economica chiesta dalla Regione sarà pronta tra in paio di mesi, ma qualche numero è già stato esaminato in un recente incontro con Rete Ferroviaria Italiana. Ancora Lavevaz: «Del tavolo tecnico tra Regione e Rfi è emerso come i costi siano ulteriormente lievitati. Siamo ormai a più di 71 milioni di euro per opere infrastrutturali, aumento del carico assiale a 18T asse e interventi di adeguamento su gallerie, impianti e così via».
Terza questione: la volontà politica del governo regionale di riattivare il collegamento. Nella risposta all'interpellanza sulle intenzioni dell'esecutivo, Lavevaz ha risposto che «le indicazioni sono chiare» a livello di impegni presi per legge nel 2016 e poi confermati nel 2019, «ma andrà compiuta un'analisi in maniera approfondita».
Una indicazione politica chiara, colta da Carrel in sede di replica. «L'allora assessore Minelli avrebbe risposto in modo diverso sostenendo più fermamente la riapertura dell'Aosta - Pré-Saint-Didier. Oggi, con una maggioranza diversa, il presidente ha risposto in modo molto diverso e su questo andranno tratte delle conclusioni politiche».
Sul progetto di riattivazione della Aosta - Pré-Saint-Didier «dobbiamo chiarirci le idee e capire cosa farne di questa tratta», il commento del consigliere di Pour l'Autonomie.
Elena Giovinazzo