Il Consiglio Valle approva la legge di stabilità e il bilancio

La maggioranza vota compatta a favore dei disegni di legge. Astenuta l'opposizione

 

Consiglio regionale

La maggioranza regionale supera anche lo scoglio del bilancio. Con 18 voti a favore il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato oggi pomeriggio la legge di stabilità e il documento di previsione del triennio 2023/20025. La minoranza si è astenuta (il Pcp ha votato contro sul bilancio e si è astenuto sulla legge di stabilità).

Sulla legge di stabilità regionale, dei 12 emendamenti depositati in Aula, ne sono stati approvati 6. È stato accolto, con i voti a favore di UV, AV-VdAU, Misto, FP-PD, SA e PlA, l'emendamento dei gruppi di maggioranza che indica, tra le priorità nell'attribuzione dell'avanzo di amministrazione 2023, il rafforzamento del "Bonus Entreprises", la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione e per il recupero di fabbricati situati nei centri storici, gli investimenti per lo sviluppo degli impianti a fune.

L'aula ha anche approvato diversi emendamenti del governo su procedure concorsuali e di assunzioni negli enti locali e al Conservatoire de la Vallée d'Aoste. Approvati anche i 7 emendamenti licenziati dalla seconda Commissione. Respinti invece i tre emendamenti dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e Forza Italia (tra i quali il contributo "Naître Valdôtain" a sostegno della natalità, la promozione dei distretti del commercio) e i tre del Pcp (tra qui la rideterminazione dell'addizionale regionale Irpef e l'equiparazione del presidente del Consiglio Valle a quella degli assessori).

Qualche cifra riferita al bilancio. Le risorse disponibili, al netto delle partite di giro e del fondo pluriennale vincolato, ammontano a poco meno di 1.582 milioni di euro per il 2023, 1.441 milioni per il 2024 e 1.412 milioni per il 2025. Il contributo alla finanza pubblica posto a carico della Regione è di 82 milioni per ciascuna annualità.

La spesa corrente per il 2023, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.200 milioni di euro (erano 1.100 nel 2022), mentre gli investimenti previsti ammontano a 327 milioni di euro (erano 247 milioni nel 2022).

Nel dettaglio, le spese per il 2023 riguardano: tutela della salute (23,61% del bilancio) con 406 milioni 771 mila euro (+ 44,5 milioni rispetto al 2022); istruzione e diritto allo studio (12,4%) con 213 milioni 970mila euro (+7,5 milioni); trasporti e diritto alla mobilità (7,28%) con 125 milioni 409mila euro (+ 25,5 milioni); relazioni con le altre autonomie locali (7,13%) con 122 milioni 935mila euro (+10 milioni); politiche sociali e famiglia (6,68%) con 115 milioni 125mila euro (+15 milioni); agricoltura, politiche agroalimentari e pesca con 26 milioni 783mila euro; sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente (5,22%) con 89 milioni 967mila euro (+7 milioni); tutela e valorizzazione di beni e attività culturali con 44milioni 800mila euro (+1,5 milioni); sviluppo economico e competitività con 40 milioni 385mila euro (+3 milioni); politiche per il lavoro e formazione professionale con 35 milioni 657mila euro (+11 milioni); turismo con 25 milioni 540mila euro (+ 4,5 milioni); politiche giovanili, sport e tempo libero con 20 milioni 148mila euro (+ 6,5 milioni); assetto del territorio ed edilizia abitativa con 8 milioni di euro (+ 4 milioni).

 

 

 

redazione

 

 

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