Consiglio Valle, 11 leggi bloccate in attesa della nuova maggioranza

Tra le norme 'congelate' anche quelle su affitti turistici, comunità energetiche e canoni delle concessioni idroelettriche

 

Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Con le dimissioni del presidente Erik Lavevaz la Regione autonoma Valle d'Aosta è entrata in amministrazione ordinaria e rimarrà in questa condizione fino alla nomina di una nuova giunta pienamente operativa. In questo periodo, che potrà durare al massimo 60 giorni dalla data delle dimissioni, l'attività politica è dunque bloccata. Rimangono di conseguenza in sospeso gli iter di esame e approvazione delle leggi regionali.

Al momento in Consiglio Valle rimangono "congelati" undici tra disegni e proposte di legge all'esame delle Commissioni permanenti o pronti per la discussione in aula. Tra questi ci sono i ddl del governo n° 89 sulla disciplina sul canone delle grandi derivazioni di acqua per uso idroelettrico, il n° 74 depositato a luglio 2022 sulle comunità energetiche rinnovabili, il ddl sulle strutture turistico-ricettive presentato e, ancora in ambito turistico, la nuova legge sulle locazioni turistiche presentata a fine 2022.

La stessa sorte riguarda le proposte di legge presentate dai gruppi consiliari, tra cui quelle contro l'omofobia (Pcp), sull'endometriosi e sulla disabilità (entrambe di Lega e FI). 

In questo elenco rientrano inoltre le due proposte di modifica delle norme per l'elezione del Consiglio Valle presentate una dal Pcp e l'altra da Forza Italia.

L'attività delle Commissioni riprenderà quando sarà formata la nuova maggioranza. Se però la politica impiegherà più di 60 giorni per trovare un accordo, bisognerà attendere le elezioni e l'avvio della successiva legislatura per far ripartire tutti gli iter.

 

 

Clara Rossi

 

 

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