Baby gang, Testolin: questione sarà discussa con forze dell'ordine

In Consiglio regionale discussa una interpellanza della Lega sulle azioni di contrasto alla violenza giovanile in Valle d'Aosta

 

Polizia

«Come tutti i fenomeni, questo non va enfatizzato ma neanche sottovalutato. Porterò queste considerazioni al tavolo delle forze dell'ordine per individuare dei percorsi condivisi su questa problematica che, al di là della mancanza di denunce, è presente sul territorio.» Così il presidente della Regione Renzo Testolin intervenendo oggi in Consiglio regionale a proposito della possibile presenza di baby gang in Valle d'Aosta.

Il tema è stato riportato in Consiglio Valle da una interpellanza del gruppo Lega. Il capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato recenti episodi di violenza commessi da giovani: «nel mese di novembre 2022 la rissa tra un gruppo di ragazzine all'uscita da scuola filmato da coetanei, un ragazzo armato di coltello entrato in un istituto scolastico di Aosta e, più di recente, lo sconcertante episodio di una nota "gang giovanile" che a Verrès ha aggredito con un taser delle persone ad una festa. Per il timore di ripercussioni questo fatto non è stato denunciato, ma è accaduto. Questi fatti non devono essere presi sotto gamba», ha sottolineato il capogruppo chiedendo come il governo regionale intende agire per combattere il fenomeno.

Nella risposta il presidente Testolin non ha parlato di baby gang bensì di «problemi di disagio giovani ed episodi di violenza e sopraffazione tra coetanei, bullismo e cyberbullismo». Per queste situazioni «non c’è una risposta semplice e univoca», ha affermato il presidente della Regione. «Per fronteggiare questi fenomeni occorre continuare con la pluralità di iniziative che le competenti articolazioni dell’Amministrazione regionale, in collaborazione con tutti gli enti, le istituzioni e le organizzazioni presenti sul territorio». 

Il capogruppo della lega ha replicato che il fenomeno è noto, così come le persone che ne sono responsabili. «Le aggressioni sono state filmate, gli atti di violenza avvenuti sono conoscibili ed alcuni alunni sono stati sospesi per l'assalto alle macchine degli insegnanti e le aggressioni. Quel gruppo di persone è noto e conosciuto dalle forze dell'ordine. Si sa chi sono e cosa hanno fatto, quindi il Cosp (Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ndr) ha la possibilità di individuarli», ha replicato il capogruppo. 

Nella sua risposta inoltre Testolin ha ribadito l'importanza di sporgere denuncia «perché senza denuncia diventa impossibile approfondire i fatti, di individuare i responsabili e, nel caso, di punirli. La soluzione di questi problemi non sta nella repressione, ma credo che anche che non tutto debba restare impunito».

«La repressione è una risposta: da una parte si educa, dall'altra si bastona chi sbaglia. E qui ci sono persone che sbagliano», ha dichiarato il capogruppo della Lega.

 


E.G.

 

 

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