Pronto soccorso, assessore Marzi: situazione è peggiorata

Il Consiglio Valle discussa una interpellanza del Pcp sulla situazione all'ospedale Parini

 

Pronto soccorso di Aosta

Oltre ottomila accessi in tre mesi e tempi di attesa medi che si avvicinano alle otto ore: questo il quadro emerso in Consiglio regionale con la risposta fornita dall'assessore alla Sanità, Carlo Marzi, a una interpellanza del Pcp sulla situazione nel pronto soccorso di Aosta.

«I dati risultano peggiorati da dicembre a marzo», ha affermato l'assessore snocciolando una serie di numeri riferiti alla situazione dell'ultimo mese del 2022 e del primo trimestre 2023. A dicembre in media un paziente per poter essere ricoverato in reparto attendeva circa 7 ore e attualmente questa attesa media è prolungata di 45 minuti. Gli allontanamenti volontari, quindi persone che hanno lasciato il pronto soccorso prima di essere visitati, risultano 657. Tra gennaio e marzo in totale risultano più di ottomila accessi al pronto soccorso tra codici bianchi (1974), verdi (5065), gialli (974) e rossi (130).

Il problema dei lunghi tempi di attesa, ha ribadito Marzi, sono i posti letto non disponibili all'ospedale a causa della mancanza di personale. A fine anno il Parini contava 40 letti "chiusi" mentre oggi ne conta 51 di cui «18 in neurologia, 18 in gastroenterologia, 5 cardiologia, 6 oncologia e 4 in otorinolaringoiatria».

«Una efficace risposta si può realizzare attraversamento il potenziamento dell'assistenza territorio, così da  migliorare la situazione del pronto soccorso», ha aggiunto l'assessore fornendo un quadro della situazione dei medici di famiglia dopo il pensionamento o il trasferimento di 13 professionisti. «Lo scorso autunno oltre 6.000 valdostani erano senza medico, mentre oggi meno di 350 assistiti eccedono i posti disponibili. Con l'ufficializzazione degli ulteriori medici che si sono resi disponibili saranno risolte anche queste ultime criticità».

L'Usl Valle d'Aosta bandirà quest'anno altri concorsi per reperire personale e cercare di coprire tutti i vuoti di organico. Dei 25 concorsi recentemente attivati dall'azienda sanitaria 15 sono conclusi e, di questi, 8 sono andati deserti.

L'attuale contesto, ha sottolineato l'assessore, è «caratterizzato da una grave carenza di professionisti attuali e in prospettiva».

Nella replica la consigliera del Pcp Erika Guichardaz ha parlato di «conti che non tornano: sono aumentati gli accessi al pronto soccorso, ma il territorio sembra essere stato potenziato. L'impressionante numero di allontanamenti volontari è da collegare ai tempi di stazionamento. Ho avuto molte segnalazioni di persone che hanno passato intere giornate in pronto soccorso. Inoltre - ha aggiunto la consigliera - l'utilizzo smodato dei gettonisti in pronto soccorso non aiuta la gestione del pronto soccorso perché non assicura continuità assistenziale né il lavoro di équipe. Ci stiamo avvicinando di nuovo in un periodo turistico e la risposta della sanità rispetto al territorio è una delle cose che si tiene in conto quando si va in vacanza. Non siamo assolutamente contenti di questi dati».

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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