Il Consiglio Valle approva le due nomine in sostituzione dei componenti dimissionari. L'opposizione accusa di incoerenza parte della maggioranza
Augusto Rollandin e l'avvocato Francesco Saverio Marini sono i nuovi componenti di nomina regionale della Commissione paritetica della Valle d'Aosta. Il Consiglio Valle li ha nominati questa mattina in sostituzione dei dimissionari Gianclaudio Bressa e Albert Lanièce.
L'esito del lungo e concitato scrutinio dei trentatré voti espressi in cabina è di ventuno voti per Marini e diciannove per Rollandin, con dieci schede bianche e una nulla.
Sulla nomina di Augusto Rollandin in particolare sono piovute le accuse di incoerenza da parte dell'opposizione verso alcuni componenti della maggioranza che, fino a pochi anni fa, avevano criticato aspramente l'attuale esponente di Pour l'Autonomie.
«La Commissione paritetica è una degli organi più importanti della nostra autonomia. Alcune persone hanno costruito la loro fortuna politica combattendo una persona più che un sistema e mi chiedo quale sarà ora il loro ruolo politico. Vergogna», ha affermato il vice capogruppo della Lega, Stefano Aggravi.
Secondo Chiara Minelli del Pcp le persone candidate alla nomina andavano individuate «puntando su competenza ed affidabilità ed escludendo altre logiche» e cercando un punto di condivisione con la minoranza. Il consigliere Rollandin «non credo abbia competenze giuridiche specifiche - ha affermato Minelli - bensì una esperienza politica lunga e, per quanto mi riguarda, discutibile. Potevano essere scelte altre persone in grado di dare delle garanzie». Il gruppo del Pcp non ha partecipato alla votazione in segno di contrarietà verso «il metodo delle candidature e i nomi proposti».
«Spero di essere in grado di adempiere al compito», ha affermato Rollandin poco prima della sua nomina. «Mi spiace che ci siano persone con doppia faccia, ma spero di avere la possibilità di risolvere una serie di problematiche che devono avere una risposta nel più breve tempo possibile. Mi auguro di essere in grado di dare dei risultati con il contributo di tutti».
Elena Giovinazzo