Rimane l'elezione indiretta del Presidente, introdotto il principio della responsabilità politica verso il programma elettorale
Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine - VdA Unie presentano la propria proposta di riforma della legge elettorale regionale. Partendo dalla premessa che "negli ultimi anni gli esecutivi regionali sono stati caratterizzati da una significativa instabilità", il testo intende apportare "modifiche puntuali e circoscritte all'impianto normativo esistente in materia di elezione del Consiglio regionale, con un intervento limitato ai soli profili che, almeno potenzialmente, appaiono favorire l'instabilità".
La proposta mantiene l'elezione del presidente della Regione con modalità indiretta, una formula considerata "più adeguata al sistema politico della Regione" e che, secondo i gruppi gruppi autonomisti, è adatta a "favorire la formazione di una maggioranza stabile". La novità consiste nell'obbligo di indicare agli elettori i criteri che liste e coalizioni seguiranno per eventualmente scegliere il presidente.
La norma prevede poi il ritorno delle tre preferenze con regole per assicurare la rappresentanza di genere, con l'obbligo per le liste avere una rappresentanza la più equilibrata possibile di generi tra i candidati e le candidate (con una sproporzione massima di 60 a 40). È poi previsto un premio di maggioranza a due livelli: di 20 seggi per la lista o la coalizione più votata se raggiunge almeno il 40% dei voti e di 22 seggi se la percentuale di voti è almeno del 45%. La proposta introduce poi in legge un comma in base al quale "il programma elettorale impegna la responsabilità politica dei sottoscrittori". L'altra novità riguarda il meccanismo di conteggio dei voti e assegnazione dei seggi. L'obiettivo dichiarato dai due gruppi autonomisti è evitare che non vengano più "sprecati" i voti delle liste che non raggiungono il "quoziente naturale".
Il testo di UV e AV-VdAUnie è la quinta proposta di riforma elettorale depositata nell'ultimo anno in Consiglio Valle dopo quelle di Progetto Civico Progressista, Forza Italia, Lega e, per quanto riguarda la maggioranza, Partito Democratico.
Clara Rossi