Il movimento esprime un giudizio negativo sulla proposta di legge di UV a AV-VdAU
"La grande montagna autonomista ha partorito il topolino". Rete Civica utilizza il noto detto (adattandolo per l'occasione) per commentare la proposta Union Valdôtaine e Alliance - VdA Unie di modifica della legge di elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
Il testo, depositato nei giorni scorsi, "non è una proposta di riforma - osserva Rete Civica -, ma piuttosto di sostanziale continuità dell'esistente con piccoli ritocchi che non cambiano la sostanza di un sistema elettorale che non dà potere agli elettori, non è democratico e non consente una stabilità di governo". In pratica "l'elettore, in base alla proposta degli autonomisti, continuerà ad andare a votare senza sapere con chiarezza chi si intende proporre alla guida del Governo regionale e senza avere alcuna garanzia che dopo le elezioni le alleanze presentate agli elettori non cambino, come è successo più volte nell'ultimo decennio".
Secondo RC "l'unica modifica positiva (ma sarà veramente così?) è quella sul maggiore equilibrio di genere nelle candidature". Su tutto il resto il giudizio è "negativo".
E.G.