Cdm sci alpino, Bertschy: ottenute tutte le autorizzazioni per i lavori

In Consiglio regionale discussa una iniziativa del Pcp sui lavori di preparazione delle piste tra Svizzera e Italia per la Coppa del Mondo

 

Assessore Bertschy

Continuano a fare discutere le immagini dei lavori in corso sul territorio svizzero per preparare le piste di gara della Coppa del mondo di sci alpino in calendario dall'11 novembre. L'argomento è stato trattato anche in Consiglio Valle con un question time del Pcp sulle attività in corso sul versante italiano.

Ha risposto l'assessore Luigi Bertschy. «Da sempre la preparazione delle piste sul ghiacciaio in territorio svizzero prevede il riempimento dei crepacci con movimento meccanico della neve e del ghiaccio presenti in loco ed è un'attività richiesta e prevista per garantire la sicurezza degli sciatori e dei lavoratori». Per quanto riguarda Cervinia, «i lavori sono quasi ultimati e stanno avanzando in maniera corretta nei due tratti: uno che sarà utilizzato solo per il tracciato di Coppa del Mondo e l'altro che riguarda la pista turistica del Ventina, la 7 Bis».

Il Pcp attraverso la capogruppo Erika Guichardaz ha evidenziato i problemi emersi sul versante svizzero con una parte di pista che «non può essere utilizzata in quanto non autorizzata». A Cervinia, secondo quanto spiegato dall'assessore, «la società che gestisce i lavori, già nell'edizione dello scorso anno, aveva operato nella direzione di ottenere tutti i permessi e le autorizzazioni per muoversi nella piena legittimità».

Ancora l'esponente della Giunta regionale: «Perseguiamo il nostro obiettivo di realizzare una competizione sportiva di grande livello e di assoluto interesse per la nostra Regione e le nevicate di questi giorni sono di aiuto per raggiungere l'obiettivo. Per quanto riguarda il periodo delle gare, se in futuro il calendario della Coppa del Mondo sarà spostato più avanti, saremo i primi a valutare positivamente l’eventuale decisione».

«L'assessore - ha replicato la capogruppo del Pcp - ci dice che sul lato italiano tutto è autorizzato e su questo verificheremo. Rileviamo che un evento che avrebbe dovuto far parlare in positivo, sale oggi agli onori della cronaca in maniera negativa, sollevando l'indignazione generale, anche da parte di atleti di rango mondiale, nei confronti di chi vuole spremere la natura per fare degli eventi a tutti i costi in un momento che sappiamo di grande difficoltà anche per i ghiacciai e soprattutto per quello del Teodulo».

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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