Comunità energetiche rinnovabili, la Valle d'Aosta guarda a Treviso

La Comunità energetica diocesana di Treviso è oggetto di approfondimenti da parte delle strutture regionali

Impianto Cer (diocesitv.it)La Valle d'Aosta guarda alla Diocesi di Treviso come spunto per la creazione delle Cer, le Comunità energetiche rinnovabili. In particolare l'attenzione dell'amministrazione regionale è rivolta alla Comunità energetica diocesana della città veneta.

«Il modello di Treviso è stato visionato dalle strutture e contatteremo direttamente i soggetti per un ulteriore approfondimento», ha spiegato questa mattina in Consiglio regionale l'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy rispondendo a una iniziativa del gruppo PCP. Nel caso di Treviso, «la forma giuridica della Cer è la fondazione di partecipazione, che rispetta il modello diocesi. Questa Cer si basa quindi su un solo soggetto giuridico a cui fanno riferimento 23 configurazioni. La fondazione si metterà al servizio di parrocchie, aziende, persone fisiche, e anche Comuni, per la gestione amministrativa, fiscale e tecnologica della comunità energetica».

L'esempio di Treviso, per la sua configurazione, «può essere vantaggioso sotto diversi punti di vista», ma allo stesso tempo «potrebbe non essere idoneo a rappresentare i singoli territori coinvolti e a valorizzarne i bisogni specifici. I nodi da sciogliere sono ancora molti», ha chiarito Bertschy. «Continuiamo quindi con l'esplorazione del modello di Treviso, ma allo stesso tempo proseguiamo il percorso di approfondimento delle varie tematiche per fornire tutte le informazioni possibili in particolare agli enti locali che giocheranno un ruolo significativo per la costituzione delle Cer in Valle d'Aosta»

Chiara Minelli, gruppo PCP, nel replicare a Bertschy, ha sottolineato come «sarebbe anche importante capire, in un lavoro di questo tipo, se ci sono delle interlocuzioni con la nostra Diocesi, che è il primo soggetto in Valle d'Aosta ad aver fatto una riflessione sulla costituzione delle Cer. La nostra proposta di creare un'unica Comunità energetica in Valle servirebbe soprattutto per ottimizzare le risorse pubbliche. La Valle d'Aosta può costituire un vero e proprio laboratorio, ma per questo ci vuole una regia che deve avvenire innanzitutto dalla Regione. Al di là e prima di varare la legge regionale, è indispensabile una riflessione sull'architettura delle Cer».

 

 

Clara Rossi

 

 

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