La consigliera del PCP risponde a stretto giro ad una nota dei consiglieri regionali leghisti
Ancora scintille tra Lega VdA e la consigliera di PCP Chiara Minelli sul dossier Compagnia Valdostana delle Acque e sull'intreccio di sospetti e accuse riguardo l'accesso a documenti e dati sensibili del gruppo idroelettrico.
Il comunicato della Lega VdA
«In una lettera del 26 novembre 2024 indirizzata ai Presidenti Testolin, Bertin e a tutti i gruppi consiliari», la società CVA aveva «lamentato violazioni degli obblighi di segreto d'ufficio. Nessuno, a mesi di distanza, si è preso l'onere di approfondire. Perché questo disinteresse, e soprattutto: a chi giova sorvolare su un fatto potenzialmente così grave?». Lo scrivono in una nota i consiglieri regionali del gruppo Lega VdA, i quali spiegano di aver presentato una richiesta in Commissione di approfondimento sulle comunicazioni del gruppo idroelettrico.
«Una cosa è certa - si legge ancora -. Dopo una settimana di ritardo ingiustificato nell'ottenimento della documentazione, per la quale abbiamo dovuto ricorre al sollecito previsto dal Regolamento, ora siamo in possesso di elementi molto circostanziati che chiariscono le dinamiche e confermano i nostri dubbi sulle ingerenze della politica».
«Oggi - riferiscono - abbiamo chiesto che la quarta Commissione acquisisse agli atti i verbali di cui siamo in possesso, così tutti potranno fare le proprie valutazioni. Se per qualcuno quanto sta accadendo rappresenta davvero la "normale dialettica su un dossier squisitamente tecnico-amministrativo", come ha incredibilmente sostenuto il Presidente dell'Union Valdôtaine, i valdostani devono seriamente preoccuparsi», aggiungono i consiglieri regionali.
La replica di Minelli
Alla nota della Lega VdA risponde Chiara Minelli. La consigliera di PCP dichiara che «non corrisponde al vero l'affermazione, direttamente collegata alla famosa lettera del 26 novembre 2024, per cui "Nessuno, a mesi di distanza, si è preso l'onere di approfondire"» in quanto «la risposta a tale lettera era pervenuta e ne era stata data pubblica informazione».
Minelli cita poi il consigliere leghista Simone Perron, autore della richiesta odierna di approfondimenti fatta in Commissione. «È grave è che si accosti quella vicenda (le presunte violazioni di segreti d'ufficio di CVA, ndr) a non meglio specificati nuovi fatti e ad altra documentazione di cui il consigliere Perron, per quasi due anni silente nei confronti della questione CVA e ora fiero paladino dei suoi vertici, è in possesso, e che si vorrebbe indebitamente collegare alla mia attività ispettiva e alla posizione assunta nei confronti di varie scelte dell'attuale governance di CVA, che ho condiviso con il mio gruppo consiliare e la forza politica a cui appartengo; posizione notoriamente molto critica e che ha portato a chiedere approfondimenti e analisi sull'operato della più importante società di proprietà regionale fin dall'autunno del 2022, in totale solitudine politica».
redazione