Respinta in Consiglio Valle una proposta di legge PCP sui familiari caregiver

Erika Guichardaz: «riconoscere il loro ruolo centrale». Assessore Marzi:  «attendiamo l’evoluzione della normativa nazionale»

 

«Al momento non sussistono le condizioni per approvare la proposta di legge in esame». Così l'assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali Carlo Marzi ha annunciato il "no" del governo regionale ad una proposta di legge discussa mercoledì in Consiglio Valle sui familiari caregiver, cioè persone che assistono parenti non autosufficienti.

La relatrice della proposta di legge e capogruppo PCP, Erika Guichardaz, aveva spiegato in aula che la proposta intendeva «riconoscere e valorizzare il ruolo centrale dei caregiver familiari sottolineandone il valore sociale ed economico, integrandoli nella rete dei servizi socio-sanitari e garantendo loro uno status specifico con diritti propri. Sono previste risorse, percorsi formativi, supporto psicologico, agevolazioni lavorative e riconoscimenti formativi».

Guichardaz aveva nella sua esposizione aveva anche ricordato il invecchiamento della popolazione e la bassa fecondità. «Riguardo ai caregiver, i dati fanno emergere che nel 2017, solo 3 caregiver avevano richiesto un sostegno finanziario; il numero è cresciuto progressivamente fino a raggiungere 60 nel 2023 e 71 nel 2024. La spesa totale è passata da valori minimi nel 2017 a 872.939 euro nel 2024».

Nella replica, l'assessore Marzi ha affermato che la Valle d'Aosta «ha già avviato un percorso partecipato di revisione della legge regionale 14/2008, assieme alla 11/1999, in linea con i principi della riforma nazionale e con il progetto di vita personalizzato per le persone con disabilità: in questo percorso intendiamo trattare il tema del caregiver familiare in quanto parte integrante di questo sistema. Per evitare frammentazioni e garantire coerenza tra le diverse normative, riteniamo più efficace attendere l’evoluzione della normativa nazionale, pur riconoscendo il ruolo fondamentale del caregiver».

La proposta di legge è stata respinta con 28 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, FI) e 7 voti a favore (PCP, RV e misto).

 


E.G.

 

 

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