La proposta di legge (bocciata con 21 astensioni e 14 sì) interveniva sulla materia energia per i residenti in Valle d'Aosta
Rimborsare ai residenti in Valle d'Aosta il prezzo della "materia energia" prodotta da fonti rinnovabili così da alleggerire la bolletta elettrica: questa la proposta contenuta in un testo di legge discusso e respinto questa mattina dal Consiglio Valle.
I quattordici voti a favore sono arrivati da Lega VdA, RV, gruppo misto e da Forza Italia, gruppo quest'ultimo che ha depositato la proposta di legge. Il capogruppo Pierluigi Marquis, spiegando il meccanismo di rimborso, ha stimato in circa 20 milioni di Euro il costo dell'intervento: una «parte infinitesimale degli utili che CVA produce», ha evidenziato.
La maggioranza si è astenuta al momento del voto, così come PCP. «Gli interventi previsti da questa proposta avrebbero un'efficacia limitata sulle famiglie», ha dichiarato il presidente della Regione Renzo Testolin spiegando che «la terza variazione di bilancio riallocherà gli utili di Cva verso servizi essenziali quali sanità e scuola e su progetti duraturi che possano creare lavoro e prospettive occupazionali importanti per il nostro settore turistico e dare nuova linfa al sistema Valle d'Aosta nel suo complesso». Testolin ha anche parlato di «criticità» a livello tecnico.
L'aula ha poi respinto un ordine del giorno del gruppo Rassemblement per chiedere al governo nazionale la riforma o l'azzeramento degli oneri generali di sistema. La maggioranza ha condiviso in linea di principio la proposta indicando però la possibilità di coinvolgere la Commissione Paritetica.
Clara Rossi