Tre preferenze, AVS: «rischio che le elezioni vengano annullate»

Il Tribunale di Aosta interpellato per chiarire con quale legge si andrà a votare il 28 settembre

 

A meno di un mese dal voto del 28 settembre, i dubbi sulle modalità con cui i valdostani dovranno votare per eleggere il Consiglio Valle non sono ancora chiariti.

La presidenza della Regione ha confermato, visto l'esito del referendum, che si potranno specificare fino a tre preferenze per i consiglieri regionali, ma non tutti sono convinti che sia effettivamente così. Alleanza Verdi Sinistra-Rete Civica ha annunciato di aver interpellato il Tribunale di Aosta per ottenere con urgenza dei chiarimenti sull'effettiva applicabilità della legge sulle tre preferenze.

La normativa «non era formata prima del 25 luglio», data di convocazione dei comizi elettorali. «Siamo convinti che mentre i comizi elettorali sono convocati la legge non può essere cambiata». In caso di nuova legge, questa «si applicherà alle prossime competizioni elettorali». Lo ha affermato in conferenza stampa Giovanni Boggero, ricercatore del dipartimento di Giurisprudenza del dipartimento dell'Università di Torino, a cui AVS-RC si è rivolto per coordinare un gruppo di avvocati sulla questione.

Secondo i promotori dell'iniziativa i chiarimenti servono a «impedire che le elezioni vengano impugnate e annullate». Serve «una pronuncia cautelare in tempi rapidi».

Boggero ha evidenziato che il caso della Valle d'Aosta potrebbe diventare un precedente per altre regioni italiane. «E' una questione di rilievo costituzionale perché incide sul diritto al voto attivo e passivo», ha chiarito.

 


M.C.

 

 

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