L'assessore Donzel sul Casinò: "merito nostro il cambio di amministratore" - VIDEO

 

Sul "no" all'esame della contabilità in Commissione: "è tutto pubblico e trasparente"

Donzel-intervistaAOSTA. In Consiglio regionale è stata richiesta, dal Movimento 5 stelle, la possibilità di accedere ai conti del Casinò. La nuova maggioranza, di cui lei fa parte, compatta ha rifiutato questa possibilità. Perché avete votato e perché è stata rifiutata.
Anzitutto i conti del Casinò sono pubblici, trasparenti, certificati da agenzie importanti e quindi erano a disposizione già da molto tempo dei consiglieri, addirittura con atto di cortesia del presidente del Consiglio regionale erano stati inviati molto tempo in anticipo rispetto al solito. Sono gli atti su cui si discute sul Casinò da sempre. Ne hanno discusso quando c'era la sinistra radicale in Consiglio regionale, quando abbiamo parlato di Casinò ai tempi in cui c'era Louvin e la Vallée d'Aoste Vive... sono atti a disposizione dei consiglieri regionali. In più in questa legislatura era stata creata una task force per occuparsi del Casinò e proprio i gruppi di minoranza ad un certo punto si sono sfilati dal tavolo anziché continuare a lavorare. Il PD era in minoranza allora, non abbandonò quel tavolo e continuò a lavorare sui dossier del Casinò. C'è stata una grandissima disponibiilità dell'azienda di mettere a disposizione questi dati, quindi non so a quali si faccia riferimento. Quelli sono i dati a disposizione anche della maggioranza per riflettere sul Casinò. Mi sembra che sia in atto più un'azione di volontà ostruzionlistica, lo si è visto, cioè usare non più le risoluzioni come momento di confronto vero per permettere ai cittadini di avere anche chiarezza sulle posizioni della maggioranza e della minoranza, ma usare semplicemente un mucchio di risoluzioni un po' come gli emendamenti di Calderoli sulle riforme costituzionali, per cercare di impedire che si lavori serenamente all'interno del Consiglio. C'è tutta la disponibilità, e la maggioranza lo dimostrerà, di discutere con tutti i soggetti sociali, con i cittadini e anche in Consiglio regionale, ma solo se la volontà è quella di discutere e non di fare ostruzionismo, che peraltro su questi temi non si è mai visto nella storia del Consiglio regionale. Non sappiamo a che atti facciano riferimento perché tutti erano a disposizione dei consiglieri regionali. Non abbiamo mai capito perché abbiano abbandonato il gruppo di lavoro che era stato costruito proprio per approfondire i temi del Casinò. Quindi da una parte ci si tira indietro poi dall'altra si va, forse per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, a dire che i dati non ci sono.

Se effettivamente non ci sono dati nuovi da conoscere, perché avete detto no? Non bastava un sì per chiarezza e trasparenza?
Abbiamo detto sì, avete a disposizione i dati. Non si capisce qual è la richiesta che viene dalle minoranze se non quella di far intendere ai cittadini che si vogliano nascondere delle cose. Non c'è niente di nascosto tant'è che il bilancio è pubblico.

Loro hanno fatto visionare il bilancio da esperti e la minoranza dice che ci sono delle incongruenze. Non era forse più facile dire "ok, qui ci sono tutte le carte che voi chiedete", così si chiarivano le incongruenze trovate nel bilancio?
Sulle incongruenze che sono state presentate in aula, correttamente da una valutazione fatta da esperti, è stata data puntuale risposta. Non so se l'agenzia che da anni usa l'Amministrazione regionale non sia certificata, noi pensiamo che l'agenzia che certifica questi bilanci sia assolutamente certificata. Quelle portate in aula rimangono delle opinioni che sono state rispettate, ma a cui si è controdedotto che i dati e le poste iscritte in bilancio da parte dell'amministrazione del Casinò quelle erano e quelle sono.

Il 7 ottobre 2014 lei publicava sul suo blog un post (leggi) in cui si diceva felice che fossero stati diffusi alcuni dati e in cui attaccava la maggioranza, che in quel momento difendeva un'amministrazione del Casinò che adesso non c'è. Da quel post si evince una richiesta di chiarezza da parte sua, chiarezza sui conti e trasparenza. Non è stata persa un'occasione, da parte vostra, di continuare quella ricerca di chiarezza e trasparenza quando eravate all'opposizione? L'avete chiesta, urlata e poi...
E poi l'abbiamo ottenuta, perchè questo è il punto. Abbiamo ottenuto che siano stati cambiati i vertici del Casinò. Questo nessuno ce lo vuole riconoscere? Abbiamo ottenuto che si è cambiata completamente l'impostazione con cui l'amministratore nuova affronta le questioni, tant'è che la stessa minoranza ha dovuto riconoscere che è cambiato il passo e l'azione sul Casinò. Rispetto ad allora gli stessi lavoratori si sono resi conto che era necesario fare un accordo e ne hanno fatto uno molto significativo, per il quale ringrazio l'intelligenza e la lungimiranza delle organizzazioni sindacali. Quindi rispetto ad allora, proprio grazie all'azione che abbiamo fatto, molte cose sono cambiate e ne sarebbero cambiate di più se dal gruppo di lavoro che doveva continuare il confronto col Casinò non si fossero sfilati gli altri gruppi di minoranza.

Prima di chiudere, l'assessore competente ha detto: "noi non possiamo pensare che le Commissioni diventino Commissioni d'inchiesta". Il voto è stato contrario quindi sul dare un qualcosa che lei dice che non c'è. In fondo la gente chiede trasparenza quindi se ci sono delle carte che non cambiano le cose, ma confermano la validità dei bilanci, perché non si devono tirare fuori?
Non so di che carte stia parlando. I dati del Casinò sono pubblici e francamente, per la prima volta in aula, rispetto alle discussioni a cui ero abituato io, si è parlato pochissimo di quei dati. Sono stati dati per scontati ma erano dati che andavano analizzati e che sono ancora molto preoccupanti, che confermano quello che da sempre il Partito democratico aveva chiesto: di intervenire in modo strutturale su alcune questioni, quindi il compenso del manager della casa da gioco che è stato completamente ridimensionato, andando perfettamente in linea con quello che noi chiedevamo dal 2010. Noi nel 2010 abbiamo chiesto le dimissioni di Frigerio, le abbiamo ottenute quasi sette anni dopo quindi... non so come dire, dal mio punto di vista è normale che un'opposizione che vede il cambiamento e non ne è protagonista cerchi di dire "ma qui si nascondono le cose." Diciamo invece le cose che sono trasparenti e che si vedono: sta completamente cambiando l'approccio alla gestione del Casinò. Certamente mi dispiace che questo avvenga in ritardo, ed è un rimprovero che ancora faccio alle forze politiche come l'Union valdotane e la stella Alpina che con me condividono in questo momento la maggioranza, perché bisognafa farlo prima. Ci sono state resistenze da parte di molti soggetti sia politici che sindacali a fare percorsi che andavano fatti con una certa urgenza. Adesso li stiamo facendo e qualcuno dice: "non ci vedo chiaro". Io invece vedo molto chiaro che è cambiato il modo di lavorare al Casinò e spero che il nuovo direttore e il nuovo amministratore - devo riconoscerlo alla minoranza, tutti hanno riconosciuto questo cambio di passo - continuino in questa direzione perché sicuramente, con questo cambiamento, almeno i conti in pareggio li riportiamo. Il che sarebbe già un risultato in questo momento.

 

Marco Camilli

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