Open source in Regione, Bertin (Alpe): "finalmente è cambiato l'atteggiamento"

Il consigliere regionale invita a concretizzare i risultati dello studio tecnico sui sistemi informatici "entro due anni"

AOSTA. "Finalmente, anche grazie alla mozione da me presentata, inizia un percorso definito nei tempi e negli obiettivi e si registra un cambio di atteggiamento su una questione importante". Alberto Bertin, consigliere regionale di Alpe, commenta così le recenti dichiarazioni del presidente della Regione circa la migrazione dei sistemi informatici dell'Amministrazione regionale verso l'open source.

Sette mesi fa, ricorda Bertin, in Consiglio Valle approvò all'unanimità una mozione che impegnava ad effettuare un studio per avvalersi dei sistemi open source e far risparmiare alle casse pubbliche cifre importanti. "Nel 2014 - spiega il consigliere di Alpe - la sola amministrazione regionale ha speso circa € 1.200.000 per licenze informatiche e servizi collegati. Se si considerano anche i comuni, le comunità montane, l'Usl, le scuole e altri enti pubblici, si può ben immaginare il risparmio".

Secondo Bertin "se si riuscirà a far migrare l'intero settore pubblico, potremo, una volta tanto, essere tra le prime regioni, in Italia e non solo, a raggiungere questo risultato. All'estero non mancano già illustri esempi, come quello della Baviera. Continuerò a seguire il dossier, affinché si dia seguito rapidamente allo studio tecnico, se possibile entro due anni", conclude.

 

redazione

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