Costi della politica, il M5s rinuncia ai vitalizi: "se tutti seguissero l'esempio risparmi per 1,8 milioni"

 

Cognetta e Ferrero: «vitalizi sono un'inquità. Abbiamo rispettati gli impegni elettorali»

Ferrero-cognettaAOSTA. Circa 102.000 euro: tanto risparmieranno le casse pubbliche da qui alla fine della legislatura con la decisione dei consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Stefano Ferrero e Roberto Cognetta di rinunciare volontariamente ai vitalizi. «Abbiamo rispettato gli impegni elettorali» hanno detto i due consiglieri in conferenza stampa questa mattina ad Aosta spiegando che «questa è la terza fase dopo la rinuncia ai contributi elettorali ed alla riduzione dello stipendio».

La possibilità di non prendere il vitalizio è stata introdotta con le leggi di bilancio approvate a fine 2015 dal Consiglio Valle da un emendamento dei 5 stelle. «I nostri tentativi di abolirli con una legge non sono andati a buon fine» ha ricordato il capogruppo Ferrero.

Il risparmio sarà su due fronti: da una parte il Consiglio Valle non dovrà effettuare versamenti contributivi per 75.286 euro e dall'altra, con la mancata trattenuta della quota obbligatoria di 456 euro in busta paga, a fine legislatura i consiglieri restituiranno ulteriori 27.376 euro altrimenti destinati al Fondo per il vitalizio. Snocciolando i dati sul risparmio ottenibile Stefano Ferrero ha definito la rendita una «iniquità». «Un cittadino - ha detto prendendo ad esempio la sua situazione di dipendente regionale - deve lavorare 46 anni, fino a 69 anni, per una pensione di 1.100 euro mentre un consigliere regionale, con dieci anni di servizio, prenderà 1.500 euro netti».

A proposito delle critiche che tale operazione, accompagnata dallo slogan #noirinunciamo, potrebbe destare Cognetta ha spiegato che «i cittadini non schierati con il Movimento 5 stelle apprezzano il nostro operato» mentre «gli altri partiti trovano sempre qualcosa che non va bene. La risposta migliore l'avremo nel 2018» con le elezioni, ha aggiunto.

«Se anche gli altri consiglieri seguissero l'esempio - hanno infine sottolineato Ferrero e Cognetta - si potrebbe risparmiare complessivamente, da oggi alla fine del mandato, circa 1,8 milioni di euro. Una cifra tutt'altro che trascurabile».

 

Marco Camilli

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