I nonni: oasi nelle turbolenze genitoriali

I nonni sono una risorsa insostituibile per i nipoti tutti ma soprattutto per coloro che si trovano, a loro insaputa, al centro delle turbolenze per la fine della convivenza dei genitori. Certo, parliamo dei nonni che mettono al servizio dei nipoti affetto e tempo per aiutarli a crescere e sottrarli ai traumatici disagi in cui i minori vengono a trovarsi quando finisce la fiducia e l’affetto tra i genitori. Non meritano considerazione alcuna, invece, i nonni che contribuiscono, e non poco, ad accelerare la fine della convivenza dei propri figli, genitori dei disorientati nipoti. I veri nonni comprendono i propri figli ma quasi mai ne giustificano la scarsa attenzione verso i loro nipoti.

Nelle separazioni conflittuali, quasi tutte quelle non condivise, la presenza operativa ed affettiva dei nonni è una insostituibile risorsa per allentare la tensione che circonda i minori, talvolta molto piccoli, che si trovano al centro di un vortice per loro di difficile comprensione. I nonni, sempre più importanti nella frettolosa società attuale, diventano fondamentali per la crescita serena dei nipoti con genitori non più conviventi poiché la permanenza con loro rappresenta una oasi di autentico affetto e amore. I veri e saggi nonni si preoccupano della serenità dei nipoti e cercano di contenere il disagio che costoro vivono a causa del goffo tentativo dei genitori di coinvolgerli in una lite che resta, per loro, una assurdità. La fine della convivenza dei genitori ha sempre delle profonde ragioni che, poi, in presenza di figli, si trasformano in aggressioni psicologiche nei loro confronti. Aggressioni che, purtroppo, talvolta diventano anche fisiche da parte del genitore che pretende di accaparrarsi il loro consenso per meglio aggredire l’altro genitore, soprattutto a livello economico.

La manipolazione dei minori è una realtà che le istituzioni preposte alla loro tutela non sempre avvertono e tantomeno la prevengono. Il genitore collocatore opera, talvolta senza riuscirci, di mettere i figli contro l’altro genitore e, per far accettare, le sue nuove prospettive relazionali-sentimentali, ricorre anche alla menzogna per offuscare i sentimenti che, salvo specifici casi, gli stessi provano per ambedue i genitori e in modo particolare verso quello che improvvisamente senza alcuna preparazione diventa meno presente.

I nonni, sempre utili quando non vogliono sostituirsi ai genitori, hanno il difficile ruolo di far comprendere ai nipoti le ragioni della fine della convivenza con ambedue i genitori, cercando di mantenere viva in loro la fiducia in una vita diversa ma sempre ricca di possibilità esistenziali ed emozionali. Compito dei nonni è quello di aiutare i propri nipoti a non smorzare la loro fantasia e a non rinunciare ai propri progetti, anche se fantasiosi, cercando di salvaguardare in loro la disponibilità ad accettare ambedue i genitori, indipendentemente delle strane idee che il singolo genitore vorrebbe alimentare nel figlio per colpire l’altro. Se energici, i nonni possono richiamare ambedue i genitori ai propri impegnativi doveri genitoriali che continuano anche dopo la fine della convivenza.

Il ruolo dei nonni, va esplicitamente previsto, caso per caso, al momento dell’affido dei minori, stabilendo che i minori trascorrano un pomeriggio con loro e che possano liberamente mantenere rapporti telefonici poiché il loro ruolo va ben oltre di quello si baby-sitter o soccorritori dei genitori impegnati nel lavoro. La loro figura deve avere un ruolo istituzionale, e non solo suppletivo (senza però interferire nelle specificità genitoriali) poiché, nella maggioranza dei casi, i nonni in ragione del loro vissuto sono un punto di riferimento per i figli e per i nipoti.

In questi ventisette anni di attività abbiamo constatato che la presenza dei nonni, quando è intelligente e imparziale anche dinnanzi alle sollecitazioni dei propri figli, è una risorsa indispensabile sia per far maturare i genitori che per rassicurare i nipoti che finiscono per considerarli un loro insostituibile punto di riferimento.

E’ nostra intenzione, a partire dall’autunno, di predisporre incontri serali (scuola), una decina riservati ai genitori e altrettanti ai nonni, anche quando non siamo in presenza di separazione, per aggiornarsi e riflettere sull’attuale ruolo dei genitori dei nonni, mettendo a confronto le reciproche esperienze sotto la regia di professionisti socio-psicologici. Gli incontri potranno essere condivisi con altre associazioni locali che si occupano della genitorialità e dei minori.
Purtroppo non sempre viene accettato dal singolo genitore il ruolo dei nonni, ritenuto come una figura di parte e molti nonni non possono frequentare i nipoti e parlare con loro al telefono. Da qui l’urgenza che i giudici, compresi i pedissequi servizi sociali, parlino, nelle ordinanze e nelle relazioni, della necessità della presenza dei nonni nella crescita dei minori con genitori separati, predisponendo stabilmente il calendario della loro presenza e dei loro diritti come congiunti, così come proposti dalla legge (art. 317 bis c.c. introdotto dal D. Lgs. 28 dicembre 2013, n. 154). “Gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni”, se è impedito tale diritto, l’ascendente “può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore in modo che siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse dello stesso”.

La Corte di giustizia europea ha richiamato più volte l’Italia, condannandola a pagare una multa con i soldi di tutti, al rispetto del Regolamento che garantisce ai nonni il diritto di continuare a frequentare i loro nipoti dopo la separazione o il divorzio dei genitori (artt. 1 e 2 Reg. (CE) n. 2201/2003).

 

Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori (aps)
Contatti: tel. 347.6504095, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., genitoriseparati.it

 

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