Cultura valdostana: i giochi (e gli sport) tradizionali della regione

La Valle d’Aosta custodisce una ricca tradizione ludico-sportiva che affonda le sue radici in epoche remote, quando i momenti di svago intrecciavano abilità fisica, vita comunitaria e memoria popolare. Ma la tradizione è stata portata avanti di generazione in generazione e i giochi tradizionali valdostani rappresentano ancora oggi un patrimonio culturale vivo, spesso praticato nelle stagioni intermedie e inserito in tornei ufficiali che valorizzano la dimensione locale. In un’epoca segnata dalla digitalizzazione dell’intrattenimento, i giochi tradizionali si trovano a resistere all'avanzata dell'intrattenimento in formato online con piattaforme di igaming che offrono app per giocare online. Si può giocare al blackjack online, come al poker, alla scopa, allo scopone e tanto altro, ma i giochi valdostani, con la loro forte componente identitaria, continuano a essere praticati sul campo da appassionati che ne tramandano le regole di generazione in generazione.

Tsan

Tra gli sport tipici ed emblematici della regione c’è sicuramente lo tsan, un termine che in patois (cioè in tipico dialetto valdostano) significa “campo”. È un gioco di cui si hanno le prime codifiche scritte già dal 1920 e che in qualche modo somiglia con il baseball americano. In campo ci sono due squadre da 12 giocatori ciascuna e il gioco si sviluppa in due fasi: nella prima, detta tsachà, uno degli atleti colpisce lo tsan, che sarebbe una pallina di legno, posizionata su un’asta di legno sospesa, con una mazza detta baquet. Il tiro deve superare la linea del campo ed è valido se non è intercettato al volo dagli avversari con una paletta detta boquet. Se il colpo è intercettato, il battitore è eliminato.

Nella seconda fase, chiamata servia, lo tsan è rilanciato in aria e deve essere colpito al volo da un difensore per rilanciarlo nuovamente. Le squadre alternano i ruoli di attacco e difesa: vince chi accumula la somma maggiore delle distanze raggiunte nei lanci. Interessante come il regolamento ufficiale del tsan è gestito dall’Associachon Valdotena Tsan, nata nel secondo dopoguerra per organizzare campionati primaverili e autunnali e dare struttura a una pratica che fino a quel momento era di natura spontanea, e che oggi ha veri e propri campionati combattuti e appassionanti, che vengono disputati in primavera.

Fiolet

Il fiolet è un gioco di lancio che coinvolge squadre di solito composte da cinque componenti o giocatori singoli. La pallina, di forma ovale, viene posta su un sasso o su una base e quindi colpita con una mazza, prima per alzarla e poi colpirla per proiettarla il più lontano possibile. Chi riesce a imprimere una traiettoria più distante ottiene il punteggio più alto. Il fiolet ha diffusione soprattutto nella Valdigne e nella valle centrale, ed è spesso abbinato a manifestazioni sportive regionali stagionali.

Rebatta

Un altro gioco molto popolare, un classico tra gli sport valdostani che viene anche insegnato ai ragazzi più giovani attraverso corsi specifici, è la rebatta. Definito un “gioco in aria” è basato su due fasi ben distinte: la toccata e la battuta. In fase di toccata, il giocatore utilizza una pipa in legno (denominata fioletta o levau) posta al suolo come leva per sollevare la pallina; poi scatta la battuta, cioè il colpo vero e proprio con la masetta (o lèima), che lancia la pallina in aria chiedendo precisione e forza. L’obiettivo è che la rebatta vada il più lontano possibile restando nel campo di gioco. Gli attrezzi sono generalmente in legno, anche se oggi la pallina può contenere rinforzi metallici o chiodature per aumentarne il peso. Le squadre sono composte da cinque giocatori più riserve mentre le gare sono sia individuali sia a squadre e l’Associazione Valdostana Rebatta cura le classifiche, le medie di battuta e l’organizzazione dei campionati regionali in autunno e primavera.

Palet

Infine c’è il palet valdostano è un gioco di precisione che assomiglia al gioco delle bocce. Si gioca con dischi metallici o di pietra, denominati palet, che pesano tra gli 800 grammi e il chilo e 200 grammi. Questi vengono lanciati verso un pallino guida. L’obiettivo è avvicinare il proprio palet al pallino. Le regole possono variare da zona a zona: talvolta in campo si traccia un cerchio centrale, altre volte si stabilisce un tiro di diametro prefissato. Oggi troviamo anche impianti indoor, come il Palafent, nel comune di Brissogne, per consentire le partite anche quando le condizioni meteo rendono impraticabili i campi esterni.

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