Mondiali biathlon, ancora una bella prova di Samuela Comola

Percorso netto al poligono per la 25enne del Cse che solo nell'ultimo segmento di sci cede 4 posizioni


Chiusura dei Campionati Mondiali di biathlon a Oberhof, domenica, con le Mass start, format che valorizza le prestazioni della squadra svedese – doppietta al maschile, successo al femminile -, e mette in mostra ancora una volta la splendida condizione di Samuela Comola, decima soltanto per aver ceduto quattro posizioni nell’ultimo segmento sugli sci.

Per tre poligoni sono le francesi Anaïs Chevalier-Bouchet e Julian Simon, e danno la sensazione di essere in grado di fare doppietta. L’ultimo poligono ribalta la situazione: sia Chevalier-Bouchet, sia Simon commettono un errore e devono affrontare il giro di penalità; alle loro spalle, la svedese Hanna Oeberg e la norvegese Ingrid Landmark Tandrevold "coprono" tutti i bersagli e passano al comando. L’azione sugli sci della svedese non lascia scampo: dopo 12,5 km e quattro sessioni al poligono, è oro per Hanna Oeberg (36’48”) a precedere, di 4”8, Ingrid Landmark Tandrevold, mentre crollano letteralmente nel segmento sugli sci Julia Simon e, quarta, Anaïs Chevalier-Bouchet.

Percorso netto al poligono di Samuela Comola, 10°, attardata di 1’02”4 dalla vincitrice; la 25enne portacolori del Centro Sportivo Esercito, autrice di un Mondiale-monstre, ha sparato al poligono con il 91,5%: togliendo i sette errori nelle prime due gare (due nella Sprint; 5 nell’Inseguimento) ha poi totalizzato tre zeri consecutivi, nell’Individuale, nella Staffetta e nella Mass start; in totale 7 errori su 80 colpi, ma cinquanta coperti consecutivamente.

Al 14° posto Dorothea Wierer (a 1’14”5; 0 1 1 0); tradita dai due poligono in piedi, è 22° Lisa Vittozzi (a 2’35”3; 0 1 2 2); per la rinuncia dell’ucraina Yuliia Dzhima, nella trenta della Mass start entra anche l'altoatesina Hannah Auchentaller, che chiude 29°, a 4’30”5 (1 1 1 3).

A mezzogiorno, la 20 km maschile, dove si registra la doppietta svedese, con Sebastian Samuelsson (36’42”8) e Martin Ponsiluoma (a 9”6), e 3° il norvegese Johannes Thingnes Boe (a 38”8). Chiude 28° Tommaso Giacomel (a 4’22”2; 2 3 1 1).

 

 

redazione

 

 

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