Orrori grammaticali, refusi, nonsenso: la nuova frontiera delle news online

Orrori grammaticali, refusi, nonsenso: la nuova frontiera delle news online

 

Tanti errori nei titoli e negli articoli per la fretta di "arrivare prima"

AOSTA. Ricordo ancora con un certo timore la matita bicolore che il mio maestro delle elementari utilizzava per correggere i miei dettati e i temi. Il tratto rosso che evidenziava un errore era una "cicatrice" sullo sfondo bianco del foglio. Tutto questo è un lontanissimo ricordo, come ormai è diventato un lontanissimo ricordo la figura del "correttore di bozze" che ogni redazione aveva. Già: aveva.

L'on line, con la sua maledetta fretta nel pubblicare la notizia dell'ultima ora nel più breve tempo possibile, sta cancellando questa figura. Ed ecco allora il fiorire di perle di saggezza grammaticale, di refusi o di frasi senza senso che troviamo non solo nel testo di un articolo, ma anche nei titoli. Una malattia che colpisce tutti, dalle testate nazionali più organizzate a quelle locali più piccole.

Ricordo le mie visite ai quotidiani di Roma "Il Tempo" e "Il Messaggero" quando l'on line semplicemente non esisteva. Ricordo di aver visto la "nascita" e la pubblicazione di una notizia. Il giornalista batteva il pezzo sulla macchina da scrivere e lo consegnava al correttore di bozze che poi portava il testo corretto all'impaginazione prima di arrivare dal linotipista. Quattro passaggi, otto occhi, quattro menti che esaminavano l'articolo prima di procedere con la pubblicazione. Anche con questo sistema qualche volta l'errore scappava e poteva diventare l'occasione per uno scambio di battute al bar.

Oggi, per la maggior parte delle volte, chi scrive un articolo per un quotidiano on line lo pubblica anche e ha solo il tempo di rileggerlo "alla veloce". Non c'è tempo "da perdere" per un passaggio in più dal correttore di bozze, che con calma esamina l'intero scritto, perché l'obiettivo è cercare di pubblicare prima degli altri e "rubare" i lettori alle testate concorrenti. E in questa caccia al lettore i minuti contano.

Gli svarioni sono sempre tanti, certe volte troppi. Anche noi di Aostaoggi.it non siamo immuni a questa malattia: cerchiamo di leggere e di correggere, eppure gli errori (e talvolta gli orrori) ci scappano, alla faccia anche dei correttori automatici.

Più in generale in Valle d'Aosta questo proliferare di titoli e articoli storpiati colpisce tutti i quotidiani, anche quelli che sono emanazione della carta stampata.

C'è da sperare che nel tempo i correttori automatici diventino precisi e severi quasi quanto il mio maestro delle elementari.

 

Marco Camilli

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