Eccezionale ritrovamento di epoca romana nel cantiere dell'ospedale di Aosta


Scoperti due sarcofagi all'interno di una più ampia area sepolcrale lungo l'antica via che conduceva al Gran San Bernardo

sarcofago piombo

AOSTA. Un importante ritrovamento archeologico è stato fatto nel cantiere dell'ampliamento dell'ospedale regionale di Aosta. Durante uno degli scavi del cantiere di viale Ginevra sono stati infatti scoperti due sarcofagi in piombo attribuibili all'epoca romana: un ritrovamento che costituisce «una novità assoluta nel panorama valdostano», come spiega l'assessorato regionale dell'istruzione e cultura.

Il rinvenimento fa parte di un più ampio contesto sepolcrale del I sec. d.C. sorto lungo la strada che, in uscita a nord dalla città di Augusta Praetoria, si dirigeva verso il colle del Gran San Bernardo. L'assessorato spiega i dettagli della scoperta: «a circa 4,5 m di profondità dall’attuale viale Ginevra è emerso un recinto funerario in muratura, a est della strada romana, che chiudeva al suo interno ben 32 sepolture a incinerazione di diversa tipologia. La maggior parte era in semplice cassa di laterizi e con poco corredo. Spiccano, però, alcune tombe più monumentali, tra le quali due in cassa di piombo, una in cassa di lastre di bardiglio con ricco corredo vitreo e una struttura quadrata in lastre di travertino, oltre a tre grandi basamenti in muratura destinati verosimilmente a sostenere dei sarcofagi».

sarcofago piombo

Sul sito è già stato effettuato un sondaggio in uno dei sarcofagi approfittando di una leggera frattura della superficie. L'operazione è stata condotta con l'apporto della SC di Radiologia dell'ospedale.

Secondo l'assessorato la scoperta archeologica non avrà conseguenze sui tempi di avanzamento dei lavori: «sono state sollevate le grandi lastre che le coprivano e si procederà immediatamente al loro scavo in situ o, se le condizioni meteo della stagione invernale imminente non lo consentono, al loro sollevamento e trasporto presso i magazzini della Soprintendenza»

Per l'assessore Sammaritani «i risultati ottenuti in occasione di questo importante ritrovamento hanno evidenziato la grande efficacia di questa prima collaborazione messa in atto tra la Soprintendenza ai Beni e Attività Culturali e la Struttura Complessa di Radiologia, Diagnostica e Interventistica dell’Ospedale regionale, che contiamo di consolidare in futuro».

sarcofago piombo

 

Elena Giovinazzo

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