AOSTA. Il governo regionale "impedisce la nascita di nuove aziende" che si occupano di manutenzione del verde pubblico e "mette a rischio di cancellazione quelle già in essere". Nel mirino della denuncia di Confartigianato Imprese Valle d'Aosta e CNA c'è una delibera della Giunta regionale dello scorso 19 aprile.
La questione che preoccupa le associazioni è legata ad una legge nazionale del 2016 che prevede l'obbligo di conseguire un attestato di idoneità attraverso appositi corsi per poter esercitare l'attività di costruzione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico e privato. Visti i ritardi del legislatore nazionale (la legge è del 2016, ma le linee guida per i corsi sono state definite nel 2018) erano state concordate delle deroghe che ora, a seguito della delibera regionale del 19 aprile, non valgono più.
Per ottenere la certificazione le imprese della Valle d'Aosta devono quindi frequentare i corsi "né la Regione, né gli enti di formazione hanno ancora organizzato". Di conseguenza, evidenziano CNA e Confartigianato, chi vuole aprire una nuova attività "si vede bocciata l'istanza dalla Camera di commercio in quanto sprovviso dell'attestato formativo" e "coloro che intendono conseguire la qualifica devono necessariamente rivolgersi fuori Valle" per partecipare ai corsi organizzati in altre regioni e non rischiare così di perdere l'autorizzazione a lavorare.
"Una cosa sembra chiara - accusano Confartigianato e CNA -: ai funzionari non importano le conseguenze e i danni che può arrecare una norma mal scritta, è più importante rimanere nei tempi stabiliti". Il rischio, aggiungono, è che il settore della manutenzione del verde venga "paralizzato".
Elena Giovinazzo