AOSTA. Tante voci si rincorrono tra gli artigiani e gli amanti dello storico appuntamento del 30 e 31 gennaio con la Millenaria di Aosta. Voci che temono che l'esercizio provvisorio del bilancio penalizzi la più importante manifestazione dell'artigianato valdostano che ogni anno, sotto il nome "Fiera di Sant'Orso", riempie le vie della città con le opere frutto dell'ingegno e della passione di centinaia di artigiani.
Volevamo chiedere al pluriassessore e presidente della Regione pro tempore Renzo Testolin se l'esercizio provvisorio finirà per penalizzare l'evento e le manifestazioni correlate o se tutto andrà come sempre. Ad oggi la risposta non c'è e non a causa dell'incertezza, ma perché dalla segreteria dell'assessorato di Testolin ci riferiscono che: «i funzionari sono tutti in ferie e non c'è nessuno che sappia rispondere». Nemmeno l'assessore che era presente in ufficio è in grado di rispondere, a quanto pare.
Volevamo anche chiedere se quest'anno la fiera continuerà a chiamarsi con il nome che tutti conoscono, Fiera di Sant'Orso, o se si chiamerà La Saint-Ours. Ma, ci dicono sempre dalla segreteria dell'assessore, anche a questa domanda sanno rispondere solo i funzionari che al momento sono a casa ad aspettare la Befana. Oggi negli uffici dell'assessorato che si occupa dell'artigianato nessuno conosce le risposte. Nemmeno il pluriassessore le sa.
Sembra il ritornello di una vecchia canzone che recitava: "E Pippo, Pippo non lo sa".
Marco Camilli