Le guide turistiche valdostane criticano il provvedimento emanato il 17 maggio
AOSTA. Le guide turistiche sono tra le categorie professionali che possono riprendere a lavorare secondo l'ordinanza firmata il 17 maggio dal presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, nel rispetto delle disposizioni anti contagio. In una nota, tuttavia, le guide iscritte all'elenco regionale esprimono "vivo stupore" per i contenuti del testo emanato dalla presidenza.
Il provvedimento in questione, dicono, è "inopportuno e confuso" perché definisce l'attività "ancora prima di vedere stabiliti i protocolli di fruizione dei siti culturali in previsione della riapertura" e in un momento in cui ancora i confini regionali sono chiusi per l'emergenza Covid-19.
"Le guide turistiche valdostane non hanno chiesto la inutile e precoce riapertura delle proprie attività - affermano - ma ribadiscono con forza la natura culturale della propria professione ed attendono con fiducia le ponderate disposizioni che la Soprintendenza per i Beni culturali vorrà indicare, punto di partenza imprescindibile per la costruzione di un protocollo operativo vicino alle esigenze di una professione vocata all'accoglienza di visitatori in Valle d'Aosta e alla condivisione con chi vi abita del ricco patrimonio culturali".
Elena Giovinazzo