Lavevaz: se non l'avesse fatto l'Iss, avremmo istituito noi la zona rossa

Il presidente della Regione Valle d'Aosta: i dati sono inconfutabili, siamo su soglie critiche

 

Erik LavevazAOSTA. "Se non l'avesse fatto l'Iss, probabilmente nell'ordinanza di oggi saremmo stati noi ad istituire la zona rossa come fatto dalla provincia autonoma di Bolzano". Così il presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta Erik Lavevaz sull'attivazione del lockdown "morbido" per la Valle d'Aosta, una tra le quattro regioni inserite nella fascia rossa per l'emergenza Covid-19.

"Alcuni dati" riferiti alla situazione della pandemia in Valle d'Aosta "sono inconfutabili", ha dichiarato Lavevaz in conferenza stampa oggi da Palazzo regionale citando il numero di persone positive rispetto alla popolazione ed il tasso di saturazione del sistema sanitario che si attestano "su soglie critiche".

Il presidente della Regione insieme all'assessore alla sanità Roberto Barmasse hanno anche replicato alle affermazioni di ieri del prof. Brusaferro dell'Istituto Superiore della Sanità sulla difficoltà della nostra regione nel raccogliere e trasmettere i dati sull'andamento dei contagi. "Effettivamente ci sono state alcune problematiche relative alla trasmissione di dati secondari" come "questioni statistiche e numero di focolai", hanno spiegato Lavevaz e Barmasse. Nei giorni scorsi il personale addetto al contact tracing e al monitoraggio del sistema è stato potenziato, ma comunque "non sono stati i pochi dati non trasmessi per sovraccarico di lavoro ad aver cambiato il profilo sanitario epidemiologico della nostra regione".

"Se non ci avessero messo in zona rossa, probabilmente avremmo dovuto metterci noi", ha ribadito anche l'assessore Barmasse.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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