Il presidente della Regione su Twitter: rimarremo #zonarossa senza sapere il perché
AOSTA. La Valle d'Aosta rimarrà in fascia rossa per l'emergenza Covid-19 (almeno) fino allo scadere dell'attuale Dpcm, giovedì 3 dicembre. Nonostante la curva dei contagi si stia appiattendo e malgrado gli interventi per togliere pressione dall'ospedale regionale Parini, che si appresta a chiudere altri reparti Covid, per la nostra regione l'atteso e sperato cambio di colore non c'è stato.
In occasione del settimanale monitoraggio sull'evoluzione dei contagi nei singoli territori il Piemonte, la Calabria e la Lombardia diventano arancioni, mentre Liguria e Sicilia passano in fascia gialla. La Valle d'Aosta invece resta rossa e rimane in lockdown insieme alla provincia autonoma di Bolzano e alle regioni Abruzzo, Campania e Toscana.
L'indice Rt scende ancora
L'annuncio arriva nel giorno in cui l'Rt medio in Italia scende sotto l'1. Per la Valle d'Aosta l'indice è sceso a 1.01 da 1.23 della settimana scorsa; per il vicino Piemonte è 0.9, per la Lombardia 1.24, per la provincia di Bolzano 1.03.
L'ira di Lavevaz: Roma dia risposte chiare
La decisione di mantenere in rosso la Valle d'Aosta ha causato la decisa reazione del presidente della Regione, Erik Lavevaz. In un tweet accusa: "Ieri abbiamo ricoverato un cittadino Biellese perché tante rianimazioni del #Piemonte erano sature. Oggi deduciamo (da Roma non arrivano comunicazioni) che rimarremo #zonarossa e ad ora non sappiamo perché. Roma deve darci risposte chiare, questa non è serietà".
Il governo regionale annuncia azioni politiche
In una nota arrivata in serata da Palazzo regionale si legge: "La mancata spiegazione dei criteri di analisi dei dati e l'assenza di comunicazioni tempestive preoccupano la Giunta regionale della Valle d'Aosta, che si riserva ogni azione politica nelle prossime ore, dopo l'annuncio governativo che conferma la Regione autonoma come zona rossa".
Marco Camilli
(aggiornato)