Il governo impugna l'ordinanza sulla riapertura dei bar in Valle d'Aosta

La Regione accusa: si cerca di 'mortificare e di sminuire i principi dell'autonomia'

 

servizio al barAOSTA. Il governo italiano ha impugnato dinanzi al Tar della Valle d'Aosta l'ordinanza regionale n. 552 dell'11 dicembre scorso che ha autorizzato da ieri la riapertura dei bar e dei ristoranti con servizio al tavolo nonostante la regione sia ancora nella fascia arancione dell'emergenza Covid-19.

Il Consiglio dei ministri ha chiesto la sospensiva del provvedimento e l'annullamento nella parte riferita alle attività di ristorazione. La Regione si è già costituita in giudizio per difendere l'atto.

"Prendiamo atto dell'azione intrapresa dal Governo - commenta in una nota il presidente della Regione Erik Lavevaz - contro un provvedimento che, come abbiamo già avuto modo di sottolineare in altre occasioni, è stato predisposto sulla base dei dati epidemiologici che, da oltre un mese, pongono la nostra Regione in quella che viene definita ‘’zona gialla’’, in quanto i parametri per la misurazione del rischio di diffusione e di controllo del virus sono in rallentamento sul territorio valdostano".

Si legge ancora nella nota della presidenza della regione: "La presa di posizione del Governo stupisce in particolar modo per le tempistiche, poiché arriva alla vigilia del riconoscimento ufficiale della Valle d'Aosta nella fascia di rischio medio. Un contenzioso del quale sfugge quindi la finalità, se non per cercare di mortificare e di sminuire i principi dell'autonomia di cui gode la Valle d'Aosta, sulla base dei quali abbiamo ritenuto opportuno e corretto agire in tutela della realtà socio-economico di tutto il nostro territorio, partendo comunque dal presupposto che debbano essere messe in atto tutte le disposizioni per il contenimento del virus. Non diversamente da quanto già fatto dalla Provincia autonoma di Bolzano".

 

 

Marco Camilli

 

 

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