Stop allo sci, in 400 protestano ad Aosta. 'Rispetto, non Speranza'

Maestri di sci, lavoratori degli impianti a fune e operatori commerciali in piazza contro la proroga della chiusura degli impianti sciistici

 

Manifestazione in piazza ChanouxAOSTA. "La montagna merita rispetto, non Speranza" e "Non vogliamo Speranza, ma rispetto e aiuti concreti" sono due degli slogan apparsi questa mattina ad Aosta nel corso della manifestazione contro la chiusura degli impianti di risalita fino al prossimo 5 marzo.

Circa 400 persone hanno protestato in piazza Chanoux. Erano presenti operatori economici, maestri di sci, lavoratori degli impianti a fune costretti a fermarsi dopo l'ordinanza di proroga della chiusura firmata dal ministro Speranza il 14 febbraio.

"Vogliamo ristori subito, siamo stanchi di non arrivare alla fine della settimana. È inaccettabile che nel 2021 la gente faccia la coda alla Caritas", ha detto nel suo intervento Cristina Marchiaro della Filt Cgil, sindcato presente insieme a Cisl e Savt.

All'iniziativa è intervenuto anche l'assesore regionale allo sviluppo economico, Luigi Bertschy. "Dovrà arrivare una risposta per tutti anche da parte della amministrazione regionale", ha affermato aggiungendo che "il Consiglio regionale c'è grande attenzione a questo tema, un grande impegno per dare una risposta che speriamo sia complementare a una nazionale".

 

C.R.

 

 

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