La Valle d'Aosta è partner di Primo, programma transfrontaliero per riavvicinare i giovani allo studio con laboratori di arti figurative
AOSTA. Contrastare la dispersione scolastica attraverso il teatro, la danza e la musica è l'obiettivo di un programma transfrontaliero che convolge alcune scuole della Valle d'Aosta. Il progetto europeo è denominato "Primo": Perseveranza, Riuscita, Inclusione, Motivazione.
Finanziato con 2 milioni di euro suddivisi tra i partner italiani e francesi, Primo si articola in attività di orientamento, alternanza scuola / lavoro e appunto la proposta di riavvicinamento dei ragazzi allo studio avvalendosi delle arti performative.
Il progetto - presentato oggi in conferenza stampa - è iniziato con attività di formazione e scambio di buone pratiche tra i partner italiani e francesi dell'Académie de Nice. Poi, arrivato il momento di coinvolgere gli studenti, la pandemia ha stravolto i progetti che in Valle d'Aosta coinvolgono sei scuole medie e tre scuole superiori. Conclusa la necessaria fase di riprogrammazione, il progetto europeo è partito con le attività di rimotivazione proposte, per quanto riguarda la Valle d'Aosta, dalla compagnia teatrale Palinodie.
Ma cosa si intende per rimotivazione? Sviluppando laboratori di arte musica, teatro, musica e danza gli studenti sono riavvicinati alle materie scolastiche inquadrate sotto una nuova luce. Le attività proposte intendono sviluppare il lavoro di gruppo e migliorare la capacità di concetrazione sugli obiettivi prefissati e l'autostima degli studenti soprattutto tra i giovani che provengono da ambienti sociale e familiare difficili, quelli che più facilmente finiscono per allontanarsi dai banchi di scuola.
A marzo si sono svolti i primi tre atelier, uno musicale (rap), uno video-fotografico (selfie) e uno teatrale (storie private). Le attività proseguiranno per tutto l'anno scolastico 2021/22 con ulteriori nove laboratori.
Per la Valle d'Aosta un'iniziativa di questo tipo ha una valenza particolare. Negli anni diversi progetti hanno tentato di combattere l'abbandono scolastico che però ancora oggi è superiore alla media nazionale. In base ai dati della sovrintendenza agli studi, il tasso di dispersione al momento è al 14,3%: una percentuale sicuramente migliore rispetto al 20% otto/nove anni fa, ma comunque ancora troppo lontana dall'obiettivo del 10% massimo.
E.G.