Il nuovo anno accademico del Conservatoire de la Vallée d'Aoste: 112 iscritti e nessuna statalizzazione

Intervista alla direttrice Marinella Tarenghi

 

L’anno accademico è appena iniziato e l’Istituto musicale pareggiato-Conservatoire de la Vallée d’Aoste, presso il quale insegnano 45 docenti, inaugura con 112 alunni iscritti ai corsi preaccademici e 93 iscritti ai corsi AFAM, di cui 56 al triennio e 37 al biennio. A fare un quadro del momento, anche in merito all’ipotesi di statizzazione, è Marinella Tarenghi, docente di pratica e letteratura pianistica che dal 2019 è direttrice del Conservatorio.

 Auditorium Conservatorio

Prof.ssa Tarenghi, ci descriverebbe in breve la mission dell’Istituto Musicale pareggiato della Valle d’Aosta?
Il Conservatoire de la Vallée d’Aoste, come tutti gli istituti superiori di studi musicali, si occupa di istruire gli studenti per tutte le professioni in ambito musicale: dal concertismo in ambito solistico e cameristico, ai professori d’orchestra, componenti di cori professionali, pianisti accompagnatori, maestri sostituti nei teatri, e ancora compositori, arrangiatori di musiche, senza poi dimenticare l’ambito lavorativo attinente al settore dell’insegnamento, dove è possibile individuare, anche in base alle esperienze in atto, una serie di profili professionali che possono richiedere competenze musicali specifiche.

Si è parlato di una possibile statizzazione dell’Istituto. Quali sarebbero i vantaggi di una scelta di questo tipo? E quali i contro?
La possibilità di richiedere la statizzazione, processo a cui hanno aderito tutti gli altri Istituti Musicali pareggiati presenti sul territorio nazionale, si è chiusa nel mese di luglio 2019; quindi allo stato attuale non si intravedono margini di azione in tal senso. È in ogni caso di assoluta importanza per il Conservatoire rimanere in rete con tutti gli Istituti superiori di studi musicali, Conservatori ed ex-IMP.

La Regione che posizione ha rispetto a questa possibilità?
L’assessore Caveri ha ben presente la situazione, che gli è stata ampliamente dettagliata da più soggetti e organismi; sicuramente metterà in atto le strategie più opportune per mantenere il Conservatoire agganciato al circuito nazionale di tutte le istituzioni AFAM.

Nelle generalizzate difficoltà portate dal coronavirus come ritiene siano andate le iscrizioni all’anno scolastico 2021-2022?
Possiamo ritenerci soddisfatti in quanto rimaniamo sui numeri dello scorso anno accademico, con un sensibile incremento di iscrizioni ai Corsi accademici di II livello (bienni) e una leggera flessione nei corsi di fascia pre-accademica.

 Avete nel cassetto futuri progetti sul territorio?
Oltre alla presenza costante del Conservatoire sul territorio con la propria produzione artistica, variegata e di qualità e che vede il coinvolgimento di studenti e docenti, la nostra attenzione sarà rivolta anche ad allacciare nuovi rapporti con altri paesi europei, principalmente dell’area francofona, per poter anche ampliare il numero delle istituzioni partner della mobilità ERASMUS+.

 

Veronica Pederzolli

 

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