Il Circolo valdostano propone di abbassare i riscaldamenti e spegnere le luci per «favorire un cambio di rotta»
«Un maglione è meglio di un fucile»: Legambiente invita cittadini, imprenditori ed enti pubblici a boicottare la Russia in risposta all'invasione dell'Ucraina riducendo il consumo energetico.
«È evidente che i prodotti petroliferi sono di gran lunga la maggior fonte di entrate per la Russia, un flusso enorme di denaro che alimenta la macchina della guerra», dice il Circolo Valle d'Aosta che sabato parteciperà alla manifestazione contro la guerra organizzata dai sindacati. «Le sanzioni ipotizzate contro la Russia non riguardano però questo settore, tranne il blocco del gasdotto Nord Stream 2, perché noi paesi industrializzati necessitiamo di energia per alimentare le nostre attività quotidiane».
«Siamo disposti - chiede Legambiente - a fare dei sacrifici, invece che usare le armi, per punire e favorire un cambio di rotta del governo russo?».
Il suggerimento di Legambiente VdA: «abbassiamo la temperatura del riscaldamento dei nostri appartamenti di 2 gradi accendiamo più tardi le luci e spegniamole prima: chiediamo di fare la stessa cosa negli uffici, nei negozi, nei centri commerciali, negli edifici pubblici, nelle strade urbane. Insomma, indossiamo un maglione in più e chiediamo al governo italiano di ridurre da subito l'acquisto di gas e petrolio dalla Russia di almeno il 50% fino ad azzerarlo, sommando alla contrazione del consumo di energia derivante da questa austerity volontaria un incremento di produzione dalle fonti rinnovabili e l’approvvigionamento degli stessi da altri paesi produttori».
C.R.