Valle d'Aosta sempre più anziana: - 10mila valdostani in età lavorativa nel 2036

Uno studio demografico sulla Valle d'Aosta rileva l'inesorabile tendenza all'invecchiamento della popolazione. «La  pandemia ha aggravato ulteriormente il quadro»

 

Popolazione

Un dato sconcertante emerge da uno studio demografico basato sui dati Istat per l'anno 2036. Questo studio, commissionato dalla Giunta regionale al laboratorio di statistica applicata dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, è giunto a questa preoccupante proiezione: in Valle d'Aosta ci saranno diecimila persone in meno in età lavorativa, tra i 20 e 64 anni, che passerebbero dai 72.094 del 2021 ai 62.193 del 2036; ma non solo, gli ultra65enni saranno 7000 in più, e passeranno da 30.220 del 2021 a 37.095 nel 2036.

Il professore Alessandro Rosina ha analizzato i dati e ha spiegato come siamo giunti a questo quadro per niente roseo: «con il maggior indebolimento la base della piramide demografica, cioè la fascia 0-6 anni, sia per la scarsa natalità sia per l'immigrazione. Ci sono poi più aree di malessere demografico: i comuni piccoli, e nelle aree interne e montane, con popolazione in riduzione e fenomeni di "invecchiamento / degiovanimento". L'impatto della pandemia ha aggravato ulteriormente il quadro».

Vi sono poi nuove previsione Istat con scenario mediano di non recupero con «rischio di avvitamento continuo verso il basso» se il tasso di fecondità non torna ad «almeno 1,5 figli per donna».

Sempre secondo il professore Rosina, sarebbe ancora possibile un'inversione di rotta con un cambiamento in diversi settori come le politiche familiari e la qualità dei servizi. Aumento della natalità e dell'immigrazione sarebbero fondamentali per ribaltare questo preoccupante scenario futuro.

 

 

Clara Rossi

 

 

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