Gioco d'azzardo, il Tar respinge un altro ricorso contro il distanziometro

Il ricorso lamentava anche una disparità di trattamento tra le attività di sala giochi e il Casinò di Saint-Vincent

 

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Il Tar della Valle d'Aosta ha respinto un ennesimo ricorso frutto dell'applicazione del "distanziometro" introdotto della legge regionale contro il gioco d'azzardo nel 2018.

I giudici amministrativi hanno dichiarato «infondato» il ricorso presentato dalla Mgroup S.r.l. contro il decreto con cui lo scorso anno la Questura di Aosta ha revocato la licenza di una sala giochi di località Amérique, a Quart, in quanto troppo vicina a luoghi classificati sensibili dalla legge regionale.

La società indicava, come uno dei punti del ricorso, anche l'omessa previsione del diritto a ricevere un indennizzo per la licenza revocata tre anni dopo il regolare rilascio, quando la legge con il "distanziometro" ancora non esisteva. Anche su questo aspetto i giudici hanno bocciato la tesi della Mgroup.

Allo stesso tempo il Tar ha respinto il reclamo sulla presunta illegittimità della mappatura dei luoghi sensibili approvata dal Comune di Quart e le contestazioni riguardo la disparità di trattamento con il Casinò di Saint-Vincent. Su quest'ultimo punto la sentenza dei giudici amministrativi parla di «manifesta infondatezza» a causa del «riconosciuto ruolo strategico assegnato all'attività del Casinò di Saint-Vincent, fin dalla sua istituzione, strettamente connessa al riconoscimento del regime speciale di autonomia regionale in ragione di una sua acquisita tipicità territoriale, cui si collega l’attrattiva turistica e con essa il sostegno all'economia (Corte costituzionale, sent 90/2022 del giorno 11 aprile 2022)».

 



E.G.

 

 

 

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