Caos attorno al Savt dopo una sentenza della Corte d'Appello di Torino

Il Syndicat condannato in una controversia legata a comportamenti antisindacali

 

Il Savt non è un sindacato nazionale né tutela una minoranza linguistica, dunque non può sostenere cause per comportamento antisindacale. Così la Corte d'Appello di Torino nell'esprimersi su una controversia tra il sindacato valdostano e l'Istituto musicale della Valle d'Aosta - Conservatoire.

Dopo aver vinto la causa in primo grado al Tribunale di Aosta, in contrapposizione con Cigl, Cisl e Uil, il Savt ha perso in Appello (dovrà pagare le spese legali) poiché, rilevano i giudici, non ha «rappresentatività a livello nazionale» né tantomeno è formato da «lavoratori appartenenti ad una minoranza linguistica presente nella Regione Valle d'Aosta».

La sentenza è stata definita dal Savt un «attacco alla nostra autonomia». Il segretario generale Albertinelli dice: «Porteremo in tribunale, in tutti i gradi di giudizio, chi utilizzerà questa sentenza per strumentalizzarla o per cercare di mettere fuori da un tavolo il Savt». E aggiunge: «Questa sentenza non mette in discussione l'operatività» del sindacato.

La prima reazione alla sentenza è però quella dell'Union Valdôtaine, movimento politico legato al Syndicat. «Non entriamo nel merito della controversia legislativa, ma consideriamo molto gravi queste dichiarazioni che, minimizzando l'importanza del Savt», costituirebbero secondo l'UV «una grave minaccia per la nostra autonomia perché negano l'esistenza stessa del nostro particolarismo linguistico e culturale».

 

 

Marco Camilli

 

 

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